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Criminalità

Ndrangheta, sequestro da tre milioni di euro eseguito dalla Dia

Sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori i fratelli reggini Giuseppe e Mauro Vazzana operanti nel torinese

Quote di partecipazione di otto società, cinque compendi aziendali nel ramo della ristorazione e degli alberghi. E, ancora, 11 beni immobili, otto macchine e 45 rapporti finanziari.

Un tesoretto da oltre 3 milioni di euro quello sequestrato quest'oggi dagli uomini della Direzione investigativa antimafia, come scrive Torino today a due imprenditori calabresi, Giuseppe e Mauro Vazzana, già rinviati a giudizio per reati associativi nell'ambito di precedenti indagini: secondo gli inquirenti, i due fratelli, originari del reggino, farebbero parte di strutture criminali ndranghetiste del Piemonte e che gli stessi avrebbero reimpiegato i capitali sociali provenienti dalle attività illecite di una "locale" piemontese. 

I sequestri sono avvenuti all'interno delle municipalità di Volpiano e Chivasso, oltre che in altre cittadine del Torinese, e sono stati eseguiti a seguito dei decreti emessi dal tribunale di Torino-sezione misure di prevenzione, su proposta avanzata dalla stessa Dia e dal procuratore di Torino. 

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