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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Gebbione

Aggredisce e rapina una coppia di fidanzati alla Capannina: arrestato mentre tenta la fuga in Svizzera

L'uomo, cittadino nigeriano di 26 anni, è stato fermato dalla polizia elvetica a bordo di un treno. Riportato in Italia è stato tradotto alla casa circondariale di Verbania. Indagini condotte dalla Mobile reggina

Asse Domodossola-Reggio Calabria fondamentale per l’arresto di un 26enne, ritenuto responsabile di rapina e lesioni ai danni di una coppia di fidanzati, lo scorso 18 dicembre. L’uomo, di nazionalità nigeriana, sprovvisto di documenti, è stato bloccato su un treno mentre viaggiava verso la Svizzera.

Le indagini degli investigatori della Mobile sono state avviate subito dopo l’intervento delle Volanti, alla Capannina, dove la coppia, durante la notte, aveva segnalato di aver subito una rapina da parte di una persona di colore che poi si era allontanata con una bicicletta.

I fatti

Il ragazzo, mentre era in compagnia della fidanzata a bordo della propria autovettura, aveva notato una persona accovacciata dietro il veicolo. Sceso dall'auto per chiedere cosa stesse facendo, il nigeriano, armato di coltello, lo ha aggredito fisicamente, con la minaccia di farsi consegnare i soildi.

Non contento, dopo aver aperto velocemente la portiera lato passeggero, ha acciuffato la borsa della ragazza per poi scappare in sella alla bici. Durante le fasi dell'aggressione, il 26enne, avrebbe anche ferito il ragazzo ad una mano.

L'identikit

Il cittadino nigeriano è stato fermato grazie anche all'identikit dettagliato rilasciato dalla coppia subito dopo l'aggressione: carnagione molto scura, presumibilmente di origine africana, un'età apparente compresa tra i 20/30 anni circa, statura molto alta, corporatura media, indossava una felpa con cappuccio, a viso scoperto, vestito di colore scuro e parlava una lingua mista tra italiano ed inglese.

Le ricerche e l'arresto

Da quel giorno le ricerche dell’aggressore sono proseguite senza sosta sia in città, che in provincia e su tutto il territorio italiano, fino al 13 gennaio quando la polizia elvetica ha fermato il cittadino nigeriano, senza documenti utili ai fini dell'espatrio, a bordo di un treno diretto in Svizzera. Riammesso in Italia è stato consegnato alla polizia di frontiera di Domodossola che immediatamente ha contattato gli investigatori della squadra Mobile reggina.

Informati dei fatti, il procuratore aggiunto vicario Gerardo Dominijanni e il sostituto procuratore Domenico Cappelleri, ritenendo fondato il pericolo di fuga, hanno emesso nei confronti del 26enne, il decreto di fermo, poi trasmesso ed eseguito dalla polizia di frontiera di Domodossola. L’uomo al termine delle formalità di rito è stato condotto presso la casa circondariale di Verbania a disposizione del magistrato.

 Nella giornata del 16 gennaio 2020, dopo l’interrogatorio di garanzia, il iiudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verbania, ha convalidato il fermo, confermando la misura cautelare in carcere.

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