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La mobilitazione / Villa San Giovanni

Rete No Ponte in pista, dal 17 aprile incontri ogni settimana

Soddisfazione del comitato per la partecipazione a Villa nella prima assemblea dei militanti della costa calabrese, che si rivedranno a breve

A distanza di dieci anni dall’ultima iniziativa pubblica, il movimento No Ponte calabrese è tornato in pista e il bilancio della prima assemblea, tenuta a Villa San Giovanni presso il centro socioculturale Nuvola Rossa è molto soddisfacente. La grande partecipazione e il numero importante di presenze ha già fatto aggiornare la mobilitazione contro la grande opera, definita "il mostro sullo Stretto": il comitato tornerà infatti a riunirsi il prossimo 17 aprile, con un incontro che sarà il primo di tanti altri, sempre il lunedì e presso Nuvola Rossa.

Tra i diversi interventi che si sono succeduti nell'assemblea, si sono ben rappresentate le ragioni dell’opposizione a un progetto propagandistico e fortemente ideologico, come si spiega in un comunicato dei No Ponte reggini diffuso da Peppe Marra. Hanno parlato il professore Alberto Ziparo, coordinatore del comitato Tecnico-Scientifico che ha studiato gli impatti del Ponte sullo Stretto, e poi tanti attivisti del fronte ambientalista, con WWF e Legambiente, da cui si è ricordata la necessità di salvaguardare un’area la cui immensa biodiversità è unica al mondo e la cui valorizzazione rappresenterebbe un elemento di richiamo ancora più attrattivo del ponte stesso.

La sindaca di Villa, Giusy Caminiti, ha ricordato l’impatto della variante di Cannitello, imposta come opera propedeutica al Ponte, che ancora oggi rappresenta un ecomostro, con le opere compensative ferme al palo da anni. Ma, ha spiegato, nessuna opera può compensare gli impatti per quella che diverrebbe la "città sotto il ponte", da qui l’impegno alla massima attenzione da parte dell’amministrazione villese a garantire cittadini e territorio in tutta questa partita.

E poi l’elenco delle doglianze di un territorio martoriato, acuite da scelte scellerate come l’autonomia differenziata o il taglio a forme di sostegno come il reddito di cittadinanza. Problemi strutturali quali un Pil pro-capite dimezzato rispetto alle realtà del centro-nord, una preoccupante ripresa dell'emigrazione di massa, la fatiscenza delle reti idriche in una situazione di siccità che interessa il Paese, un'atavica carenza di infrastrutture di trasporto, sia stradali che ferroviarie, una paurosa assenza delle prestazioni sanitarie, nei servizi per l'infanzia e per la formazione. Affermano dalla rete No Ponte: "La soluzione di tanti e tali problemi, secondo il Ministro delle Infrastrutture, continua ad essere subordinata alla realizzazione del ponte, panacea di tutti i mali per i nostri politici ma fumo negli occhi per gli attivisti". In molti degli interventi registrati nell'incontro di ieri, forte è stato l'appello a una mobilitazione allargata a tutte le realtà regionali, innumerevoli sono le aggressioni ai territori, dal raddoppio dell'inceneritore di Gioia Tauro, al rigassificatore ed altre emergenze ambientali. Dall'altra parte dello Stretto sono già state indette iniziative di mobilitazione, contro la realizzazione del ponte, sia nel mese di giugno che ad agosto.

L’imperativo è quindi riorganizzare il movimento anche sulla sponda reggina. Nuvola Rossa lo spazio villese nato proprio sull’onda della mobilitazione No Ponte e inaugurato in occasione del primo anniversario della morte di Franco Nisticò, avrà un ruolo importante e per renderlo ancora più una casa delle idee e della libera espressione ha lanciato un appello anche il rapper reggino Kento.

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