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Venerdì, 19 Aprile 2024
La nomina

L'affondo di Amalia Bruni: "Garante diritti malato nominato aggirando regole"

Lo scrive in una nota Amalia Bruni, capogruppo del Misto nel consiglio regionale della Calabria e vicepresidente della sommissione sanità

"Il rispetto delle regole, sempre. E il principio che da sempre ispira la mia vita, prima professionale e ora quella pubblica con il mio ruolo di consigliere regionale. Ecco perché quando vedo che si vogliono prendere scorciatoie aggirando le regole faccio valere i diritti della comunità che rappresento. Nella vicenda della nomina per il Garante dei diritti del malato accade questo, non si è rispettata la norma nell’individuazione del candidato/a". Lo scrive in una nota Amalia Bruni, capogruppo del Misto nel Consiglio regionale della Calabria e  vicepresidente della commissione Sanità.

"Voglio chiarire – spiega - che non c’è niente di personale per chi è stata nominata in quel ruolo, persona rispettabilissima e con molte qualità, solo che, curriculum alla mano, non pare possedere i requisiti richiesti dalla legge, tutto qui. E a poco valgono, dal punto di vista legale, la giustificazione della maggioranza secondo cui la nomina è politica e quindi la scelta sarebbe ‘libera’. Ai nostri concittadini noi dobbiamo dare una sanità non solo efficiente ma che sia in grado, in queste condizioni, di fronteggiare in maniera adeguata ogni tipo di emergenza, e qui da noi ce ne sono tante".

"La legge che ha previsto l’istituzione del Garante del malato – osserva ancora Bruni - è molto chiara, ci sono dei requisiti da rispettare, un avviso con il quale si dava notizia pubblica del fatto che la Regione intendeva dotarsi di questa figura e la conseguente istruttoria delle domande giunte per verificare il curriculum più rispondente a quanto richiesto dalla legge. Noi vogliamo sapere se tutti questi passaggi previsti sono stati seguiti alla lettera o si è perso qualcosa per strada, nulla di più".

"E’ la legge regionale 22 del 10 luglio 2008 – sottolinea - che all’articolo 4 detta chiaramente quali sono i requisiti per la nomina: ‘Il Garante è eletto a maggioranza qualificata dei presenti, dal consiglio regionale tra persone che abbiano maturato una esperienza decennale nel campo sociale o sanitario’. Dunque, come detto in precedenza, intendiamo sapere con certezza se chi è stato nominato abbia questi requisiti. La sanità deve considerare i suoi assistiti persone e non ticket o dei numeri, o peggio ancora soldi contanti per affaristi senza scrupoli. Ecco perché in un ruolo come quello del Garante occorre una figura che abbia tutti i requisiti previsti dalla legge e non solo la conoscenza di chi la nomina".

"Non può essere sufficiente – osserva Bruni - la sola appartenenza politica per essere nella legalità e per soddisfare i bisogni di una comunità che da anni ottiene sempre meno come requisito per questo delicato ruolo. C’è bisogno di una figura capace che abbia maturato una significativa esperienza in questo ambito, specie per la nostra sanità che si mantiene a galla solo grazie all’opera eroica delle donne e degli uomini che ogni giorno fanno miracoli per curare i cittadini".

"Ecco perché – conclude Bruni - dopo ben 14 anni dalla emanazione di questa legge, vogliamo essere attenti e scrupolosi che venga applicata in modo corretto, senza distorsioni o fughe in avanti, semplicemente che venga messa in atto seguendo scrupolosamente i suoi dettami".

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