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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'allarme

Occhiuto: "Cancellare subito rdc in Calabria sarebbe un problema"

Il governatore esprime in modo esplicito dubbi sulla tempistica di riforma della misura in una regione dove "non si trova lavoro in sei mesi"

Il governatore Roberto Occhiuto torna ad esprimersi sulla riforma del reddito di cittadinanza, ribadendo i propri dubbi sugli scenari che riguarderebbero la Calabria se la platea dei percettori (come avverrà dopo le modifiche annunciate) dovesse ridursi. Intervenendo a Tg1 Mattina su Raiuno, Occhiuto ha detto: "Sul reddito di cittadinanza credo di essere stato l'unico esponente del centrodestra che ha sollevato qualche perplessità sulla riforma. Considero questa misura un grande errore dei Cinque Stelle, ma ad un errore si deve riparare con una soluzione. Per cui, se non si riforma il meccanismo che permette di incrociare domanda e offerta di lavoro, è difficile pensare che, ad esempio, in una regione come la mia si possa trovare un'occupazione in soli sei o otto mesi".

Il presidente della giunta ricorda che i beneficiari in Calabria sono 240mila: "Se ci si limita a cancellare il reddito di cittadinanza - ha sottolineato - qui può essere un problema".

Non è la prima volta che Roberto Occhiuto fa sentire una voce critica, all'interno del centrodestra, sullo spinoso argomento del rdc. Su diversi media nazionali, il governatore calabrese non ha mai nascosto le sue perplessità di fronte all’ipotesi di cancellare il sussidio tra sei mesi a chi è ritenuto occupabile - una condizione che nella nostra regione presenta uno scollamento tra requisiti formali e realtò, e Occhiuto non intende glissare su questa specificità del territorio che governa, svantaggiato in partenza nell'attuale momento di crisi economica. "La Calabria – aveva detto Occhiuto in un'intervista all’Adnkronos – è una regione con uno dei tassi più alti di povertà assoluta. Per questo motivo, il reddito di cittadinanza, nella parte che riguarda il contrasto alla povertà, è una misura che in un periodo come questo non si può cancellare". Roberto Occhiuto non discute la decisione del governo Meloni (ampiamente dichiarata e annunciata) di rivedere una misura "che non ha funzionato", ma si interroga se il tempo sia quello opportuno. "Alcuni obiettivi che il governo vuole giustamente conseguire - aveva aggiunto - si possono rimandare a mesi nei quali la situazione economica è più tranquilla".

La considerazione di Occhiuto è quella di agire sull'efficacia dei Centri per l’impiego e "rendere possibile l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro" prima di lasciare senza alcun mezzo di sostentamento le numerosissime famiglie calabresi per le quali questa è l'unica fonte possibile di sopravvivenza. Un pensiero che permette al governatore di dare un colpo anche al cerchio per mostrare attenzione e impegno pure per la vertenza dei navigator calabresi da stabilizzare. Il presidente della Regioni chiederà dunque ulteriori valutazioni al governo in merito alla tempistica di abolizione del reddito: forse una valutazione differenziata per territori? Non sarebbe strano, perché sin dal debutto della nuova compagine governativa di Giorgia Meloni, Occhiuto ha tenuto il punto sugli interessi della Calabria.

Calabria anche nel 2022 con maggiore numero di percettori, con Reggio in testa

In questi giorni i dati regionali aggiornati sul reddito di cittadinanza sono stati elaborati e analizzati dal portale di divulgatore economica Open Calabria. La nostra regione conferma la percentuale media di percettori più elevata rispetto alla popolazione residente, ma con un trend in decrescita. A settembre 2022, infatti, i nuclei percettori del reddito di cittadinanza sono 99mila (erano 103mila nel 2021) e le persone coinvolte sono 224mila nel 2022, meno dei 240mila del 2021.

I nuclei percettori sono presenti in tutti i 404 comuni calabresi. In media, il 14,95% delle famiglie calabresi percepisce il reddito di cittadinanza. Nel 50% dei comuni calabresi, la percentuale dei nuclei percettori è maggiore del 14,5%. Il valore minimo è pari al 2% delle famiglie totali di un comune in provincia di Reggio in cui ci sono solo 3 famiglie che ne beneficiano, mentre il valore massimo si ha in un comune della provincia di Reggio ed è pari 50.1%: in questo comune il reddito di cittadinanza è ottenuto da una famiglia su due. A Reggio i nuclei percettori sono 13156, equivalenti al 18% delle famiglie residenti.

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