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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Offese sui social a Maria Antonietta Rositani, il padre Carlo annuncia una querela

La presa di posizione della donna reggina, in ospedale da quando l'ex marito tentò di ucciderla dandole fuoco, contro la presenza del rapper Junior Cally a "Sanremo" non è andata giù ad un giovane reggino che ha risposto con un affondo sessista

Offese disgustose e sessiste, rilanciate sul canale social più conosciuto e frequentato, che finiranno sulle scrivanie degli investigatori della polizia postale di Reggio Calabria. 

Maria Antonietta Rositani è finita nel “mirino” di un giovane reggino che l’ha apostrofata senza garbo per la presa di posizione che la donna reggina ha preso nei confronti del rapper Junior Cally, quando lo stesso si presentò all’ultima edizione del “Festival di Sanremo” con la canzone “No grazie”. 

“Ma vaffanculo …… il rap e così se non lo accetti non ascoltare”, questo il messaggio indirizzato da G.P. con tanto di ingiurie scagliate contro una donna che, ancora oggi, lotta in ospedale per riprendersi interamente la sua vita, quella vita che l’ex marito Ciro Russo ha tentato di interrompere, provandola ad ucciderla dandole fuoco con  della benzina. 

Rositani Carlo-2“Junior Cally nella canzone Strega - dichiarò Maria Antonietta Rositani lo scorso gennaio all’Agi - rappresenta una violenza della quale io stessa sono stata vittima. Gli insulti, la frase l'ho ammazzata, accompagnata dalle immagini nel video di una donna legata a una sedia con un sacchetto in testa mentre cerca invano di liberarsi, sono parole orripilanti. Gli aggettivi utilizzati da Junior Cally, così come il ti ammazzo, li ho sentiti spesso pronunciare dal mio ex marito e mi hanno distrutto dentro prima di essere ridotta da lui nelle mie attuali condizioni fisiche. Sono parole che una donna non dovrebbe mai sentire e che invece chi subisce violenza conosce benissimo”.

Maria Antonietta Rositani chiese anche l’esclusione del rapper dal “Festival di Sanremo”. “Premesso che determinate canzoni non dovrebbero essere nemmeno pubblicate e messe in circolazione  - disse ancora Maria Antonietta - non sarebbe dovuta proprio passare l'idea di ammettere in gara chi incita al femminicidio e considera la donna - non solo in Strega ma anche in altri testi - come un oggetto, tra l'altro proprio in un periodo in cui tantissime donne, io tra loro, tantissime persone, lottano per i diritti delle donne, contro la violenza sulle donne”.

Oggi, invece, dalla sua Reggio Calabria arriva un’altra pesante offesa. Un colpo basso che il padre Carlo Rositani (nella foto) ha deciso di denunciare, querelando l’autore del post alla polizia postale di Reggio Calabria.

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