rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Operatori psichiatria, stipendi fermi a dicembre 2019: la denuncia dei sindacati

A darne notizia Cisl-Fp, Unione cooperative italiane, Legacoop e Confcooperative Federsolidarietà che segnalano la grave situazione economica dei dipendenti

Gli stipendi degli operatori delle cooperative che gestiscono i servizi delle residenze psichiatriche reggine sono fermi al mese di dicembre  2019.

La denuncia arriva dalla Cisl-Fp, Unione cooperative italiane, Legacoop e Confcooperative Federsolidarietà che segnalano la grave situazione economica dei dipendenti "a causa del ritardo con cui la struttura commissariale che gestisce l'Asp di Reggio Calabria liquida le fatture.

Un ritardo intollerabile e incomprensibile dal momento che il dipartimento di Salute mentale sembra abbia disposto la liquidazione dei primi tre mesi del 2020". 

"In un momento così delicato ci si aspetterebbe sensibilità, umanità e responsabilità dalla Commissione straordinaria che ormai da tempo gestisce l’Asp di Reggio Calabria ma, a quanto pare questi tre aggettivi, non fanno parte del loro Dna e, pertanto, considerano i crediti vantati dalle cooperative come mere fatture commerciali e non come erogazione di servizi a persone in difficoltà, da considerare come prioritari rispetto alla semplice fornitura di merce.

Nonostante gli operatori delle strutture psichiatriche residenziali siano sempre rimasti al loro posto, tutelando come sempre con amore e professionalità i degenti loro affidati, ebbene, tutto questo per la Commissione non basta per far sì che vengano regolarmente erogati i pagamenti alle cooperative che gestiscono il servizio".

"È tollerabile - scrivono Vincenzo Sera (Cisl Fp), Serafino Nucera (Unione cooperative italiane), Lorenzo Sibio (Legacoop) e Pippo Peri (Confcooperative Federsolidarietà) - che, in un settore così delicato e in un momento così critico, si percepisca lo stipendio ogni tre-quattro mesi? Come fanno a non pensare questi signori che la sopportazione non abbia un limite?

Con l’ultimo pagamento percepito a gennaio, e relativo al servizio svolto nel 2019, gli operatori sono alla fame. E al danno anche la beffa, dal momento che i lavoratori, in quanto ufficialmente occupati, non hanno neanche diritto agli interventi di compensazione che il governo ha messo in campo per sostenere tutti coloro danneggiati dalla pandemia.

Si percepisce nell’aria come la situazione stia precipitando, dal momento che la disperazione per i mancati e legittimi introiti ormai deborda".

Siamo a maggio, continuano i sindacati "e la commissione si appresta ad autorizzare il solo pagamento del mese di gennaio 2020, avendo deciso di pagare tutte le fatture in ordine cronologico, equiparando così servizi essenziali rivolti alla disabilità psichiatrica alla semplice fornitura di merci e materiali.

Tutto ciò è inaccettabile e richiede la messa in campo di azioni di protesta per il giusto riconoscimento di quel salario che non può essere erogato poiché l’Asp di Reggio Calabria, è bene dirlo, ha deciso di affamare i lavoratori e le loro famiglie.

Da più parti è stato richiesto a tutte le pubbliche amministrazioni di procedere con il pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione, proprio come misura di sostegno ad imprese e lavoratori impegnati in questa drammatica epidemia e al fine di ridurre i disagi della popolazione intera".

Per i sindacalisti "la commissione che gestisce l’Asp di Reggio Calabria è sorda e rischia di esasperare un malcontento che ormai è sottotraccia da molto tempo e cova un disagio che rischia di esplodere. Le centrali cooperative e i sindacati denunciano tale preoccupante situazione e preannunciano iniziative di lotta democratica, con azioni di sciopero bianco e di interruzione dei turni notturni presso le predette strutture".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operatori psichiatria, stipendi fermi a dicembre 2019: la denuncia dei sindacati

ReggioToday è in caricamento