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Cronaca

Cemetery boss, il sindaco: "Le decisioni su Reggio prima venivano prese fuori da Palazzo, ora non più"

Falcomatà durante la consueta diretta social ha commentato l'operazione di polizia contro le cosche Rosmini e Zindato che ha portato ai domiciliari il dirigente comunale Manglaviti

"Prima le decisioni sul futuro della città venivano prese fuori da palazzo San Giorgio, da qualche anno non più. Non dimentichiamoci da dove veniamo". Lo ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà commentando l'inchiesta "Cemetery boss" che "ha scardinato, fatto luce, su un sistena che, attraverso le infiltrazioni delle cosche Rosmini e Zindato, "governava" nei cimiteri cittadini".

L'operazione, condotta dalla Squadra mobile, ha portato all'arresto di dieci persone, tra queste anche il dirigente comunale Carmelo Manglaviti. "Non commento le indagini - ha spiegato Falcomatà - ma quello che vorrei mettere in risalto è che questa Amministrazione comunale nel 2016 con un regolamento ha fatto ordine rispetto a quello che era il sistema di gestione ed erogazione dei servizi all'interno dei cimiteri.

Un regolamento in cui sono state previste delle tariffe, un elenco, una white list di imprese con delle qualifiche. inoltre con la nascita della società in house Castore, gran parte dei servizi cimiteriali sono svolti dai nostri dipendenti. Le risultanze investigative hanno un orizzonte temporale tra il 2010 e il 2015.

Dico questo perchè l'esistenza di questo regolamento è l'ennesima dimostrazione che in questa terra le cose si possono fare e si possono fare bene e le cose possono cambiare. La madre di tutte le battaglie è la battaglia per il ripristino e il mantenimento della legalità, il ripristino delle condizioni di trasparenza all'interno degli uffici comunali". 
 

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