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Cronaca

La fissa degli Alvaro per la politica, al Senato puntarono su Siclari: "E' amico nostro"

Operazione "Eyphemos": coinvolto anche il senatore Siclari di FI. La misura cautelare nei suoi confronti, secondo quanto disposto dal gip, rimarrà sospesa in attesa della delibera della Camera di appartenenza, alla quale è stata richiesta l'autorizzazione a procedere

La politica era il chiodo fisso della cosca Alvaro. L’inchiesta “Eyphemos”, con la quale la Direzione distrettuale antimafia e la Squadra mobile di Reggio Calabria hanno disarticolato la potente organizzazione criminale operante a Sinopoli, ha portato alla luce gli interessamenti per le elezioni comunali, regionali e politiche che hanno interessato il territorio di competenza negli ultimi anni.

Le campagne elettorali, come scrivono gli investigatori, erano “spregiudicate” e se al Consiglio regionale il gruppo criminale avrebbe puntato forte su Domenico Creazzo alle elezioni politiche del 2018 avrebbe “sponsorizzato” l’elezione del senatore Marco Siclari: per il quale la procura reggina avrebbe richiesto l’autorizzazione a procedere.

“In quella campagna elettorale - si legge nella nota stampa diffusa dalla questura reggina - veniva raggiunto tra Marco Siclari e gli Alvaro (per il tramite di Domenico Laurendi) un accordo illecito funzionale allo scambio di utilità corrisposte dai candidati con il sostegno offerto dalla famiglia mafiosa.

Un servizio di osservazione svolto dagli investigatori documentava che il 28 febbraio dello scorso anno ci fu un incontro, pure tenuto riservato, tra “Domenico Laurendi e l’allora candidato al Senato Marco Siclari, mediato dal medico Giuseppe Galletta”.

“L’incontro, durato circa mezz’ora - spiegano gli inquirenti - si era svolto a Reggio Calabria, presso la sede della segreteria politica di Marco Siclari. Nel corso delle intercettazioni, Domenico Laurendi chiedeva al sodale Nataloi Lupi di appoggiare politicamente il candidato Siclari ed emergeva altresì che il giorno delle elezioni lo stesso Laurendi si era impegnato a dare indicazioni ad alcuni elettori affinché esprimessero la loro preferenza per Siclari al Senato, definendolo amico nostro”.

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