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L'inchiesta / Scilla

'Ndrangheta a Scilla: indagato il sindaco, in manette consigliere comunale

Secondo gli inquirenti Paladino é accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre per il primo cittadino Ciccone l'ipotesi di reato contestata é quella di scambio elettorale politico-mafioso

Tra i ventidue indagati dell'operazione "Nuova linea", condotta dai carabinieri e scattata questa mattina sulla Costa Viola, c'è anche un consigliere comunale di Scilla. Girolamo Paladino, di 54 anni, è tra le quattro persone finite ai domiciliari, per altre 18, invece, é stato disposto il carcere. Nella stessa inchiesta è indagato, a sua volta, anche il sindaco Pasqualino Ciccone, di 65 anni.  

Nel Comune di Scilla è in corso l'accesso antimafia, disposto nello scorso mese di agosto dal ministro dell'Interno su richiesta di Massimo Mariani, prefetto di Reggio Calabria.

"Paladino - come riporta l'Ansa - é accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre per il sindaco Ciccone, detto "Tre culi", come viene indicato nelle intercettazioni telefoniche effettuate nell'ambito dell'indagine, l'ipotesi di reato contestata é quella di scambio elettorale politico-mafioso.

Secondo quanto é emerso dalle indagini dei carabinieri, Paladino, in occasione delle amministrative del 2020, sarebbe stato sostenuto dal boss Giuseppe Fulco, di 51 anni, nipote del defunto Giuseppe Nasone, indicato come il capo storico dell'omonimo gruppo criminale. Fulco é una delle 22 persone arrestate nell'ambito dell'operazione scaturita dall'inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e dai sostituti procuratori Walter Ignazitto, Nicola De Caria e Diego Capece Minutolo".


 

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