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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Ormeggi abusivi sul litorale reggino, liberata area di 2600 metri quadri

L’operazione della Guardia costiera si inserisce nella serie di controlli finalizzati a rendere più sicuro “l’ambiente mare”, nell’ambito della campagna nazionale Mare Sicuro 2020

In questi giorni, i militari della Guardia costiera di Reggio Calabria insieme ai sommozzatori del Nucleo operatori subacquei Guardia costiera di Messina, stanno conducendo un’operazione di prevenzione e contrasto al diffuso fenomeno dei gavitelli, posizionati abusivamente lungo l’intero litorale reggino.

L’operazione che si inserisce nella serie di controlli finalizzati a rendere più sicuro “l’ambiente mare”, nell’ambito della campagna nazionale Mare Sicuro 2020, è stata preceduta, spiegano dalla Capitaneria "da una preliminare attività di posizionamento di diffide su tutte le imbarcazioni, illegittimamente
collocate, in forma stabile, sui gavitelli d'ormeggio presenti".

In ottemperanza alle diffide apposte, i militari hanno rimosso e reso completamente inutilizzabili, circa 20 “sistemi d’ormeggio”, costituiti da vari materiali (cemento, pietre, cordami, ferro e gavitelli), per una superficie pari a circa 2600 mq., con conseguente sequestro penale degli stessi.

Durante le operazioni, inoltre, sono state rimosse attrezzatura da pesca e spezzoni di reti rinvenute sui fondali ispezionati. La collocazione delle boe d’ormeggio lungo la fascia costiera prive del previsto titolo di concessione demaniale, spesso a pochi metri dalla battigia, oltre a deturpare l’ambiente marino, rappresenta un pericolo per la sicurezza della navigazione a causa dell’assenza di idonee segnalazioni e impedisce, al contempo, la libera e sicura fruizione da parte dei bagnanti della fascia di mare riservata alla balneazione.

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