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Cronaca Polistena / Via Montegrappa, 1

Solidarietà in corsia, donato un defibrillatore automatico all’Ospedale di Polistena

La soddisfazione del direttore di cardiologia Enzo Amodeo e la critica ai commissari Asp: "Mentre loro rimangono chiusi nella loro torre d’avorio, esplode la generosità dei cittadini"

Un grande esempio di generosità e di partecipazione per la crescita e per il miglioramento delle attività svolte dagli operatori sanitari dell’Ospedale Spoke di Polistena. Ieri è stato installato all’ingresso un defibrillatore automatico esterno, donato da "La Villa Academy di Cittanova", nella persona dello chef Enzo Cannatà. Ancor prima di posizionare il device "Salva Vita", lo stesso donatore si è preso cura di pitturare le pareti dell’ingresso, al fine di ridare il giusto decoro all’ambiente frequentato dall’utenza che afferisce, sempre più numerosa, in uno dei pochi presidi ospedalieri funzionanti rimasto nella Piana di Gioia Tauro.

L’iniziativa, i luoghi e le modalità sono stati concordati dall’imprenditore con il dottor Enzo Amodeo, direttore dell’Unità operativa complessa cardiologia-Utic, per il rapporto di reciproca stima ed in segno di gratitudine per il lavoro svolto da tutto il personale del reparto nell’interesse dei pazienti. Al nobile gesto seguiranno una serie di attività finalizzate al corretto uso del defibrillatore, attraverso lo svolgimento di corsi di apprendimento per medici, infermieri, OSS e laici che lavorano all’interno della Struttura stessa, con la stretta e necessaria collaborazione tra i cardiologi del nosocomio ed i medici del Centro di simulazione, abilitati all’esercizio di queste delicate funzioni: Giovanni Calogero, Carlo Putortì, Rocco Bertucci, Antonio Borgia e Domenico Massimo Galluzzo.

Nel corso della cerimonia, il dottor Amodeo ha illustrato le modalità di utilizzo del defibrillatore ed il lungo percorso che bisognerà ancora fare per rendere il già prestigioso presidio ospedaliero, "nonostante i denigratori e le iene di turno, sempre più attrattivo per l’utenza che afferisce anche da altre città della Calabria". Non è mancata qualche critica nei confronti di chi dovrebbe amministrare la sanità nella nostra Asp: "Mentre loro rimangono, impenetrabilmente, chiusi nella loro torre d’avorio, esplode la generosità dei cittadini che apprezzano e donano; aumentano i sacrifici dei medici e degli infermieri sempre più oberati dal lavoro e mancano gli strumenti necessari per praticare la medicina di precisione".

Il direttore Amodeo ha ricordato "che da circa un anno, è stato richiesto un ecocardiografo dotato delle sonde necessarie per eseguire indagini di precisione, anche nei pazienti oncologici e nell’età pediatrica; che rimangono fermi i fondi versati dall’Associazione Maugeri e finalizzati all’acquisto di attrezzature ed arredi per la Cardiologia (ciò consentirebbe di arredare una sala d’attesa, già individuata, per rendere più gradevole la permanenza che, ad oggi, avviene nel corridoio e su panche fatiscenti); che non è stato rispettato l’obbligo di assicurare il governo clinico delle attività assistenziali, dando applicazione ai contratti collettivi nazionali di lavoro per le posizioni apicali, finalizzate al buon funzionamento delle Uoc che non è stata effettuata alcuna ricognizione del personale medico e paramedico che lavora in strutture fantasma e che potrebbe essere utilizzato nei reparti; che non esiste alcuna previsione riguardo al personale che andrà in quiescenza nell’anno che verrà e se e come verrà sostituito".

"Siamo grati per il lavoro che svolgono come commissari di polizia, - ha sottolineato Amodeo - ma la funzione di commissari della sanità è cosa diversa, ed un esempio è l’impatto mediatico che ha sortito una denuncia relativa all’uso inappropriato dell’ambulanza del 118 per il trasferimento di una paziente. Giusto! Non si può approfittare delle risorse pubbliche, bisogna razionalizzare ed ottimizzare. Ma, a fronte dei costi per l’uso arbitrario di un’ambulanza e per cui andrebbe prevista una sanzione, chi sanzionerà gli amministratori che, per non aver voluto acquistare un ecocardiografo provvisto di sonda cardiologica pediatrica, pur sapendo che nello spoke di Polistena c’è qualcuno esperto in questo tipo di diagnostica, costringono i neonati ed i bambini ricoverati in pediatria a viaggiare, con le poche ambulanze attrezzate a disposizione e con l’obbligo della presenza di medico, infermiere, autista e barelliere, per raggiungere le Strutture provviste della strumentazione necessaria, con lievitazione delle spese e rischi annessi a connessi?”

“Continuiamo a sperare, anche se mi rendo conto - ha concluso Amodeo - che l’entusiasmo che ci anima tutti e ci spinge a continuare, prima o poi finirà, e chi sarà costretto a continuare fino alla pensione vivrà di continue frustrazioni e con la paura del rischio clinico che è tanto più elevato quanto più è arrugginito il sistema. Infinitamente grato alla gente che ci ha creduto, che ha apprezzato e a cui rivolgo l’accorato appello di reagire senza paura, non farò calpestare la mia dignità professionale da chicchessia e, se non mi sarà consentito di lavorare con serenità e con professionalità, penso che questa esaltante avventura si concluderà con le mie dimissioni".

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