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Palazzo Giustizia, Romeo: "Presto la gara d'appalto e per l'estate l'avvio dei lavori"

Il delegato del Comune spiega il lungo iter che si sta portando avanti da quando un anno fa è stato firmato il protocollo d'intesa con il ministero della Giustizia

Trecentosessantacinque giorni sono trascorsi, ormai, dalla firma del protocollo d'intesa fra il guardasigilli ed il Comune di Reggio Calabria per la ripresa dei lavori del nuovo palazzo di Giustizia. Un tempo che sembra essere passato invano visto che i lavori non sono iniziati per completare l'opera che è ferma da anni dopo le varie vicende con le ditte incaricate. Un tempo, invece, necessario per il lungo iter burocratico per poter indire una nuova gara. 

Il ministro intanto non è più Marta Cartabia e il sindaco è sempre il facente funzioni Brunetti ma al dicastero della Giustizia è rimasto il dirigente Orlando che, sin da subit,o ha iniziato a seguire la vicenda del costruendo palazzo. 

"Con il ministero della Giustizia - spiega Carmelo Romeo, delegato municipale che in questi anni si è occupato della vicenda del Palazzo - abbiamo continuato a lavorare e non ci siamo fermati mai dalla firma di quel protocollo avvenuta alla presenza del ministro Cartabia in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario qui a Reggio Calabria. Il direttore Orlando è sempre molto attento e scrupoloso e noi stiamo seguendo tuti i passaggi. C'è da dire che l'iter è molto complesso e lungo". 

"Il cantiere è fermo da anni, dal 2014, - aggiunge il delegato Romeo - dopo l'ennesimo stop dovuto alla rescissione forzata con l'impresa Passarelli aggiudicataria dell'appalto. Con il Comune c'è in atto infatti un contenzioso. Prima di riavviare il cantiere, intanto, è necessario capire cosa fare e come procedere con i lavori.

In tal senso, il ministero della Giustizia con l’Unità tecnica del consiglio dei ministri (Uta) ha già fatto i sopralluoghi per poter redigere il nuovo progetto: c'è da fare tutta l'impiantistica e le opere murarie, quelle realizzate sono più o meno all'80%".

"I tecnici stanno, quindi, lavorando e il tempo trascorso è il tempo necessario per arrivare ad indire la gara d'appalto. Proprio pochi giorni fa ho avuto una riunione online per fare il punto sugli step da portare avanti e capire ancora quali passaggi burocratici sono necessari. Abbiamo partecipato io e il sindaco Brunetti, con il direttore generale Barreca, e poi per il ministero il direttore Orlando ed ancora la Regione con dei tecnici e il direttore regionale e quello provinciale dell’Agenzia del demanio. Per questo posso dire che entro maggio ci sarà, probabilmente, la pubblicazione della gara d'appalto e si prevede che per l'estate ci possa essere la consegna dell'avvio dei lavori alla nuova ditta che vincerà". 

Dopo l'avvio dell'interlocuzione - ha aggiunto il delegato - grazie all'interesse ed alla disponibilità dimostrati dal Ministero, abbiamo attivato un fitto carteggio tecnico e da alcuni mesi eravamo in attesa del via libera da Roma per la stipula della convenzione, che consentirà il riavvio del cantiere. Già lunedi dovrebbero esserci novità in tal senso, da parte nostra, come è sempre stato, continuiamo a lavorare per arrivare in tempi brevi al completamento dell'opera che risulta assolutamente fondamentale per il sistema giustizia nella nostra città. 

Ho avuto dal ministero anche rassicurazioni circa le somme che saranno destinate per completare l'opera. Ci sono infatti già previsti 36 milioni ma ho fatto presente che in qust'ultimo anno la guerra in Ucraina ha modificato l'economia mondiale e quindi sarebbe opportuno tenere conto anche di questi aumenti. Il direttore Orlando mi ha assicurato che aggiorneranno i fondi stanziati e ci sarà quindi un aumento del capitale".

"Noi come Comune, - dice Romeo - una volta completato l'iter per la costituzione del diritto di superficie sul terreno per 99 anni, possiamo solo seguire il ministero e l'Uta ed aiutarli, stimolarli, nel portare avanti la procedura. Ma sinceramente, possiamo dire che hanno sempre dimostrato di mettere quest'opera tra gli obiettivi prioritari.

Del resto c'è bisogno di una sede per gli uffici giudiziari e anche per l'amministrazione sarebbe un bel risparmio economico non dovendo più pagare canoni di locazione. Nel protocollo è previsto anche che gli uffici del Cedir adesso occupati dalla Dda e dagli altri amministrativi torneranno in capo all'ammiistrazione comunale e quindi anche per noi sarà utile avere locali da utilizzare per i nostri uffici".

Dunque c'è ancora da attendere ma si intravede la conclusione per un'opera necessaria ed anche bella architetonicamente che dovrà diventare simbolo di legalità e non più di degrado.

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