Stretta dei carabinieri sulla Piana di Gioia Tauro: rinvenute armi e munizioni, un arresto
Il servizio straordinario di controllo del territorio, per la prevenzione e la repressione dei reati in materia di armi, è stato svolto nella settimana dagli uomini dell'Arma
Un servizio straordinario di controllo del territorio, per la prevenzione e la repressione dei reati in materia di armi, è stato svolto nella settimana dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, dai Cacciatori e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, in diversi comuni ed aree rurali della Piana.
In particolare, a Rizziconi, i militari della locale stazione, hanno arrestato in flagranza di reato Giorgio Mariolino Marini, incensurato, di 37 anni, perché responsabile del reato di detenzione illegale di armi comuni da sparo clandestine, detenzione abusiva di munizionamento e ricettazione. Al termine di una prolungata perquisizione eseguita presso un ricovero di animali in uso all’uomo, i militari hanno rinvenuto, nascosti in un’intercapedine realizzata tra una lamiera ed una parete, tre fucili di cui uno con canne modificate, nonché oltre 10 cartucce cal. 32 a pallini. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
A Candidoni, invece, i militari della tenenza di Rosarno e dello Squadrone eliportato cacciatori, durante le operazioni di rastrellamento in un fondo agricolo incolto di Contrada Pirarelli, hanno rinvenuto, occultata tra le fronde di un albero, una sacca in cuoio contenente circa 100 cartucce cal. 12, sottoposte a sequestro in attesa degli accertamenti tecnici del caso.
Lungo la strada statale 18 di Gioia Tauro, i carabinieri della Stazione, con il supporto del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, dopo un’articolata perquisizione effettuata in un complesso abitativo, occupato abusivamente, noto con il nome di “palazzine verdi”, hanno rinvenuto, in un’intercapedine realizzata nella parete della scale condominiali, circa 40 cartucce cal. 9x21 ed altro munizionamento cal. 12 a pallettoni, sigillate all’interno di buste in cellophane. Le munizioni rinvenute sono state sequestrate per essere successivamente trasmesse al Ris di Messina per gli accertamenti tecnici.
