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Venerdì, 29 Marzo 2024
La vertenza / San Gregorio

Alival, parere favorevole del Mimit ma dal territorio non ci sono notizie

I sindacati solleciteranno una nuova riunione del tavolo interistituzionale per conoscere gli esiti dello scouting tra le aziende interessate a rilevare il caseificio

Il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) ha espresso parere favorevole al piano di gestione della crisi di Alival Lactalis per gli stabilimenti di San Gregorio e Ponte Buggianese, ma le buone notizie sulla vertenza si fermano qui. E a ormai poco più di un trimestre dalla dismissione dei due siti, per i lavoratori a rischio non è abbastanza.

Oggi si è svolta la riunione richiesta proprio dal Mimit per aggiornare i documenti del piano e valutare la legittimità delle procedure, come è infatti avvenuto. All'incontro sono stati convocati l'azienda e tutti gli attori sociali e istituzionali, ma si è registrata l'assenza della Regione Calabria (come già nel primo confronto da remoto con il Mimit). La cui partecipazione era invece attesa soprattutto per avere un quadro preciso dell'interesse delle imprese locali attorno al caseificio reggino, un sito produttivo che dopo l'addio di Lactalis Nuova Castelli andrà perduto. Alla volontà di investire su quello stabilmento sono legate le speranze dei 79 lavoratori che alla fine di marzo 2023 saranno licenziati dalla multinazionale e che sindacati territoriali ed enti stanno tentando di ricollocare lavorando a un piano sinergico.

Anche l'azienda, che qualche settimana fa aveva convocato i sindacati a Milano, aveva richiesto un feedback dalle Regioni Calabria e Toscana per capire quali prospettive reali ci siano di vendere i due stabilimenti in chiusura o se, in assenza di proposte, si dovrà puntare solo sul reinserimento dei dipendenti in altri ambiti, con l'intervento dei sistemi di welfare regionali. In proposito, l'azienda aveva richiamato alle proprie responsabilità Calabria e Toscana rispetto ai compiti istituzionali, impegnandosi a convocare direttamente gli amministratori per fare un esame comune della situazione. 

Gli stessi sindacati aspettavano oggi il confronto richiesto dal ministero per poter apprendere gli esiti dello scouting in Calabria su nuovi acquirenti. La Regione infatti, acquisita la documentazione necessaria da Lactalis, avrebbe dovuto avviare l'indagine per individuare potenziali aziende interessate a rilevare l'attività del caseificio Alival. Ora i rappresentanti sindacati delle sigle di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sono pronti a sollecitare con maggiore energia un nuovo incontro del tavolo interistituzionale, che sinora si è riunito una sola volta in prefettura a Reggio con la partecipazione anche di Unindustria e Unioncamere. "Restiamo in attesa di ulteriori e nuovi aggiornamenti da parte delle istituzioni - fanno sapere - e da parte nostra noi faremo tutte le dovute pressioni per le convocazioni dei tavoli".

L'ultimo aggiornamento emerso dalla prima ed unica riunione interistituzionale non era stato confortante. Secondo le associazioni degli imprenditori, le aziende del territorio non sarebbero nelle condizioni di rilevare il sito alle condizioni della Lactalis. Alcuni imprenditori però, con l'aiuto delle istituzioni, sarebbero disponibili a creare una possibilità di riassorbimento nei loro organici dei dipendenti che l'azienda non riuscirà a ricollocare. Ma occorre fare presto. 

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