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Cronaca

Piano strategico metropolitano, Marino: "Chiave di accesso alle risorse comunitarie"

Il consigliere delegato: "Con il sindaco Falcomatà cambiamo il nostro territorio da qui ai prossimi anni. Adesso si passerà ll’approvazione dei progetti che andranno ad interessare le singole comunità"

Meeting, negli uffici di Spirito Santo della Città metropolitana, sul nuovo Piano strategico dell’Ente. Ieri mattina, i tecnici del settore pianificazione, insieme al dirigente di riferimento Pietro Foti ed al gruppo di lavoro dedicato alla stesura del programma, hanno illustrato al consigliere delegato, Giuseppe Marino, finalità e scopi del documento che andrà a cambiare radicalmente, in ogni segmento, l’intero comprensorio da qui ai prossimi anni.

"È stato un primo step utile a raccogliere i dettagli di uno studio nato da un percorso ben avviato negli ultimi anni dal mio predecessore, Fabio Scionti, e dal dirigente Pietro Foti, ai quali non posso che riconoscere il grande merito di aver realizzato, sposando appieno l’approccio tracciato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, un’analisi molto partecipata direttamente sui territori". Così, il consigliere delegato Giuseppe Marino ha parlato di "un Piano strategico che ha coinvolto tutti i soggetti, istituzionali e non, nelle fasi propedeutiche alla sua successiva discussione fra i banchi del Consiglio metropolitano".

Secondo l’esponente di maggioranza, il Piano strategico "potrà rappresentare la chiave di accesso della Città metropolitana alle risorse comunitarie che stanno per arrivare". "Fondi – ha aggiunto – che per essere riconosciuti devono necessariamente passare da una chiara strategia di sviluppo e promozione di cambiamento del nostro comprensorio".

"Adesso – ha concluso Giuseppe Marino - si passerà alla “fase 2”, ovvero all’approvazione dei progetti che andranno ad interessare le singole comunità secondo le vocazioni e le opportunità che il nostro territorio offre". "Insieme al sindaco Falcomatà – ha concluso Marino – abbiamo una visione netta e limpida del futuro di un’area che abbraccia ben 97 Comuni. Andremo, quindi, ad oleare meccanismi che hanno un urgente bisogno di rinnovamento puntando su una governance più agile ed improntata sui criteri di legalità e sicurezza.

Tutto questo sarà accompagnato da un processo di rigenerazione dei territori, liberandoli dal degrado, e costruendo polarità e bellezza attraverso la valorizzazione delle nostre risorse ed eccellenze. La prospettiva è ampia e, questo Piano strategico, ci proietta sempre di più verso il Mediterraneo e l’Europa nella consapevolezza di dover mantenere salda la nostra identità".

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