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Sabato, 23 Settembre 2023
L'iniziativa

Piazza Garibaldi, lo scavo aprirà per la prima volta ai cittadini nelle Giornate del Patrimonio

Come promesso dalla Soprintendenza, iniziano le visite aperte al pubblico dell'importante cantiere archeologico cittadino, ecco quando

Rendere fruibile al pubblico lo scavo archeologico di piazza Garibaldi era stata dall'inizio una precisa volontà del soprintendente Fabrizio Sudano e adesso la prima occasione è arrivata. Il cantiere sarà aperto e visitabile sabato 23 settembre nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, iniziativa in programma il prossimo weekend in musei e luoghi della cultura italiana con l'adesione del Mic alla manifestazione che si svolgerà in contemporanea in tutti gli stati europei.

Dopo la pausa estiva dovuta al caldo che aveva reso difficoltoso procedere nei lavori, lo scavo proseguirà per tutto l'autunno con una proiezione alla fine dell'anno per la conclusione di questo primo intervento, ma i risultati dell'indagine hanno convinto l'amministrazione comunale ad attivarsi per progettare e finanziare anche la parte più onerosa del cantiere, quella della riqualificazione dell'area per trasformarla in un sito culturale all'aperto accessibile per visite turistiche o di studio. Serviranno molti soldi, ma al Comune sarebbe già iniziato un esame per capire come reperire le risorse necessarie, aspettando ovviamente la chiusura dello scavo. Il team di archeologi delal Soprintendenza è infatti ancora impegnato nella scoperta di quanto celato nel sottosuolo della piazza e da quello che si apprenderà dipende ogni tipo di valutazione legata a restauro e riorganizzazione, così come accadde per piazza Italia. 

Allo studio la futura riqualificazione dell'area, aspettando gli esiti conclusivi dello scavo

Man mano che si va avanti nello scavo la storia di Reggio sta riservando sorprese che potrebbero sparigliare le carte verso diverse ipotesi sull'origine della costruzione tornata alla luce e risalente all'età romana. La struttura, parzialmente emersa per puro caso da un altro cantiere nel 2016, ha oggi confermato l'ipotesi originaria di un edificio templare su podio di piccole dimensioni, mentre inatteso rispetto alle previsioni si è rivelato il suo orientamento, con una scalinata di accesso sul lato orientale, quindi rivolto verso il corso. La datazione è agli albori dell'età imperiale, per analogia con l'edificio templare di Taureana a Palmi, molto simile nella planimetria. In altri punti sempre nella parte settentrionale della piazza sono state rinvenute altre strutture murarie di età ellenistica e una canaletta di scolo. Uno dei misteri attorno al podio è il motivo per il quale la costruzione venne abbandonata incompiuta, fermandosi al basamento. Non sappiamo se il prosieguo dello scavo ci darà una risposta, ma l'intenzione è andare a fondo allo scavo nella consapevolezza che sarà l'ultima occasione per svelare la storia dell'antica area. 

Prima apertura il prossimo weekend durante l'iniziativa della Giornate europee del patrimonio

Finora era stato possibile sbirciare dalla finestrella lasciata aperta nella recinzione dello scavo, ma adesso finalmente (come richiesto da molti) si potrà entrare, in piena sicurezza e con ingressi contingentati. La visita di sabato prossimo al cantiere archeologico di piazza Garibaldi, che sarà la prima di molte altre, accoglie alla perfezione il tema scelto per le Gep 2023, incentrate sul patrimonio vivo, cioè i valori culturali e i saperi arrivati dal passato e che possono fornire una chiave di lettura del presente e fare da fondamenta per il futuro. I dettagli dell'apertura dello scavo saranno resi noti nei prossimi giorni, ma la data scelta dovrebbe essere il 23 settembre nel calendario degli eventi diurni. A Reggio altre iniziative nelle Giornate del patrimonio saranno organizzate al museo archeologico e sulla collina di Pentimele.

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