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Piazza Garibaldi, l'edicola si sposta e finalmente partono i lavori

Le chiavi della nuova struttura saranno consegnati in questi giorni e si aprirà l'atteso cantiere archeologico

Dopo piazza De Nava (dove oggi è proseguita la costruzione del recinto di legno che chiuderà l'intera zona dei lavori) è pronto a partire anche l'altro importante cantiere cittadino che rivoluzionerà il centro storico. A piazza Garibaldi è ormai questione di giorni dopo un ritardo sensibile sulla tabella di marcia che era stato dovuto allo spostamento dell'edicola che da tanti anni è posizionata proprio nel punto in cui si dovrà scavare. Per questo l'attività commerciale è stata spostata all'estremità opposta della piazza, in una nuova struttura realizzata dal Comune e ultimata da alcuni mesi. Nel frattempo sono stati capitozzati gli alberi e spostato il capolinea degli autobus, e dopo l'avvio dei lavori in piazza De Nava sono trascorse settimane di stasi senza che su quest'altro fronte nulla si muovesse. Lo slittamento del cantiere è stato dovuto alla necessità di regolarizzare la posizione della titolare dell'edicola, che aveva un debito nei confronti dell'ente: per agevolare la situazione nel modo più veloce e senza gravare troppo sulla commerciante si è proposto un piano rateale che adesso sembra essere stato concluso. Già domani all'edicolante saranno consegnate le chiavi del nuovo fabbricato e potrà iniziare il trasloco dei vari materiali. Subito dopo, come apprendiamo dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, partiranno i lavori per gli scavi archeologici.

Come preannunciato alla fine dello scorso anno, in piazza Garibaldi gli studiosi ritengono di trovare testimonianze di un insediamento sotterraneo con resti di una costruzione, che potrebbe essere un mausoleo, un tempio o una più vasta area sacra. A suggerirlo sono i reperti già trovati nel sito durante il precedente scavo, effettuato otto anni fa per la realizzazione del parcheggio e che aveva dato esiti sorprendenti della presenza di un luogo di interesse storico. Adesso lo scavo sarà riaperto e condotto sotto la guida scientifica della Soprintendenza, soggetto appaltante dell'opera.

La gestione degli scavi sarà portata avanti "a cielo aperto" con precisi criteri di trasparenza e condivisione con la cittadinanza: chiunque potrà seguire lo stato dell'opera ed essere informato in tempo reale di quanto sarà rinvenuto durante i lavori. Che stavolta sono stati preceduti da una programmazione accurata per non creare disagi alla circolazione e alla congestione delle soste auto in prossimità della stazione, problema che aveva portato al progetto di parcheggio sotterraneo avviato nel 2015. Ma la storia antica era tornata prepotentemente alla luce, con il ritrovamento di un basamento romano risalente all'antica Rhegion, una traccia che con il blocco del cantiere non fu ulteriormente indagata e oggi può finalmente svelare cosa si nasconde nel sottosuolo della centralissima piazza.

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