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Il progetto

Un documentario racconterà i Bronzi con un occhio umano

Presentazione ufficiale del film diretto da Fabio Mollo e prodotto da Palomar con il sostegno di Regione Calabria e Film Commission, nella fase conclusiva delle riprese

"Sono felice e grato che per raccontare i Bronzi sia stato scelto io, un ragazzo del Gebbione. Vivo ogni giorno come un privilegio il poter fare questo lavoro essendo nato qui, e con questo progetto ancora più, e sento anche una grande responsabilità". Fabio Mollo, regista del documentario sui Bronzi di Riace prodotto da Palomar, non fa nulla per nascondere l'emozione, anzi mostra con spontaneità una quota di ansia per un lavoro diverso da quelli precedenti e che costituirà anche un vero e proprio storytelling dell'affascinante mito dei Bronzi.

Insieme a lui per presentare ufficialmente il documentario (che è nella fase conclusiva delle riprese) nella sala commissioni del consiglio regionale stamattina sono stati la vicepresidente della giunta Giusy Princi, l'assessora Irene Calabrà in rappresentanza del Comune di Reggio, il sindaco di Riace Antonio Trifoli, il consigliere comunale Fabio Latella, il delegato comunale ai grandi eventi Nino Malara e Anton Giulio Grande, commissario di Calabria Film Commission, partner del progetto (sostenendo per la prima volta un film di Mollo, come ha sottolineato con orgoglio il regista reggino). Per Palomar sono intervenuti il manager Antonio Badalamenti, e poi lo sceneggiatore Armando Trotta, oltre che, attraverso un videocollegamento, il produttore Carlo Degli Esposti, che ha detto di puntare molto su questo lavoro e credere nel valore artistico e tecnico di Fabio Mollo.

Palomar torna in Calabria dopo dieci anni - allora erano i tempi di "Gente di mare", oggi il nostro mare c'entra ancora ma è quello di Riace: da qui mezzo secolo fa riemersero due statue antichissime, belle come non si erano mai viste, che divennero la testimonianza più straordinaria della Magna Grecia. 

"Conosciamo bene questo territorio - ha detto Badalamenti - tanto che oggi siamo qui con una nostra troupe perché pensiamo di ambientarvi una puntata di una nostra serie tv. Per vari motivi dopo Gente di mare non è più capitato di avere ulteriori progetti ma la Calabria è una continua scoperta e sono certo che torneremo con future produzioni".

Nel cast non attori ma persone comuni, trama top secret

Le riprese del documentario, alla cui sceneggiatura hanno collaborato anche Massimo Razzi e il giornalista Giuseppe Smorto, sono in corso da settembre, tre mesi molto diluiti com'è nella natura di questo tipo di film, e che in questi giorni approdano nel cuore del racconto, ovvero nel museo, al cospetto dei Bronzi. Ieri mattina set blindato all'interno del MarRc, dove Mollo e la sua squadra torneranno lunedì prossimo per "riprese con mezzi tecnici particolari, che ci permetteranno di dare una visione inedita dei Bronzi".

Il resto - cioè quasi tutto - è top secret per espressa volontà della produzione. Ai cronisti si concede solo un fulmineo teaser che però, per chi ha visto i suoi film, riesce a restituire immediatamente l'impronta di Mollo. Appena trenta seconti di immagini datate 1973, il magico anno della scoperta delle statue, e parole molto particolari, quasi un'invocazione, da parte di uno dei personaggi. Che, questa è l'unica cosa che Mollo anticipa, non sono attori ma persone comuni. "Nessuna finzione, ma autenticità. Abbiamo voluto dare a questo racconto una forte dimensione umana - ha spiegato il regista - e anche per questo sono orgoglioso che abbia avuto l'opportunità di farlo un ragazzo di periferia come me. Nel film si parlerà dei Bronzi attraverso l'umanità della gente del territorio, gli occhi di chi è cresciuto davanti a queste meravigliose statue. I nostri occhi - ha proseguito - ma anche gli occhi dei Bronzi, nei quali i personaggi, raccontandoci la loro storia, si rispecchiano. C'è anche un vuoto, un mistero, che è la mitologia dell'origine dei Bronzi, alla quale apparteniamo e in cui tutti siamo coinvolti". 

Mollo: "Film fatto per il pubblico, aiutateci a farlo vedere" 

Doveroso il ringraziamento del regista alla Palomar, ideatrice del progetto poi affidato a Mollo, e a Calabria Film Commission: "Il sostegno della Fondazione non era scontato e mi fa capire quanto sia importante restituire la storia dei Bronzi attraverso un film". Fabio Mollo (nella foto sotto) si schermisce dai tanti complimenti arrivati dai rappresentanti istituzionali e la produzione, e invece chiede supporto morale: "Ci teniamo che sia un film per il pubblico, dopo averli fatti l'importante è che i film siano visti. Vi chiediamo di accompagnarci in questo percorso fino all'uscita nelle sale, dando attenzione a questo lavoro".

Il regista Fabio MolloIn piena sintonia con questa vena emozionale anche Alessandra Cataleta, che ha effettuato la maggior parte delle riprese a Riace e ha selezionato molte delle persone che appariranno nel film: "A Fabio mi lega un rapporto ventennale, eppure non mi era mai capitato di lavorare con lui in Calabria, una cosa che lui mi ha sempre scherzosamente rinfacciato. Per me è stato un onore essere al suo fianco e procedere insieme, tenendolo per mano su un territorio di bellezza inafferrabile, che vogliamo far scoprire a chi guarderà il film".

Si è lasciato sfuggire qualche indicazione su come sarà il documentario lo sceneggiatore Armando Trotta, facendo intuire una narrazione metaforica: "La cosa che trovo più bella è la pluralità delle voci, a partire dal nostro gruppo di autori. E' stato un modo per creare un contrasto tra visioni opposte. Quello principale è sicuramente tra l'amore e la paura. Abbiamo paura quando non ci ricordiamo chi siamo, e noi proveremo a portare alla luce la memoria di quello che si è perduto nel tempo. Ascoltando le parole degli intervistati - conclude - posso dire che siamo sulla strada giusta"

Princi annuncia l'arrivo di Cube Stage a Reggio per Natale

La vicepresidente Princi ha assicurato il proprio impegno perché la prima del docufilm (finalmente!) si svolga a Reggio, la città che ospita i Bronzi. E ha annunciato due iniziative nel solco delle celebrazioni del Cinquantesimo: due aree di Reggio e Riace saranno riqualificate con murales d'autore; e nelle festività natalizie il Cube Stage promozionale inaugurato a Roma arriverà in città, un evento per il quale sono già iniziati i sopralluoghi per predisporre l'area idonea.

L'auspicio di tutti, commissario Grande in testa, è vedere presto concluso il documentario sui Bronzi. Fabio Mollo conclude scaramanticamente: "Speriamo che vada tutto bene"

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