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Il progetto

Si presenta il presidio slow food dell'arancia belladonna di San Giuseppe

Dopo il debutto durante l'evento Terra Madre di Torino, Metrocity illustra l'iniziativa di valorizzazione del prodotto dell'area grecanica reggina

Il gusto tipico dell'arancia belladonna di San Giuseppe sarà valorizzato con un presidio slow food. La Metrocity punta dunque sulla promozione di questo prodotto tipico reggino e il consigliere metropolitano delegato all'agricoltura Giuseppe Giordano ha raccolto le istanze di produttori e addetti. 

L'iniziativa sarà illustrata lunedì 17 ottobre alle ore 11 a Palazzo Alvaro, in una conferenza stampa di presentazione del presidio slow food dell’arancia belladonna, già ufficializzato a fine settembre a Torino alla presenza del consigliere Giordano, durante Terra Madre, evento del Salone del gusto di Torino, che rappresenta la più importante manifestazione mondiale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari.

La conferenza vedrà gli interventi del sindaco facente funzioni Carmelo Versace, del consigliere delegato all’agricoltura Giuseppe Giordano, della dirigente del Settore Giuseppina Attanasio, del presidente di slow food Calabria Michelangelo D’Ambrosio, del responsabile dei presìdi slow food Alberto Carpino, il referente della condotta slow food Reggio Calabria-Area Grecanica Francesco Saccà e la presidente Mariella Crucitti, oltre ad una rappresentanza dell’associazione dei produttori e dei pasticceri e gelatai reggini. Nell'occasione sarà presentata e proposta una degustazione del "Sorbetto reggino" a base di arancia belladonna e bergamotto.
Il riconoscimento è sostenuto dalla città metropolitana di Reggio Calabria che, attraverso l’impegno del delegato all’agricoltura, ha creduto nel progetto di Slow Food, considerandolo uno strumento in grado di attivare la circolarità di microeconomie e far nascere e crescere filiere locali.
Il progetto è stato proposto da Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica che, attraverso un percorso avviato nel tempo, ha sollecitato e incoraggiato i produttori, li ha riuniti in associazione, ha organizzato visite tecniche negli agrumeti, li ha affiancati per la definizione del disciplinare di produzione, ha organizzato piccole attività finalizzate alla conoscenza e promozione dell’arancia. Un’arancia bionda, molto succosa e con pochi semi, che è definita “tardiva” perché matura a fine marzo, la cui produzione è concentrata nell’area del fondovalle compresa tra le fiumare del Gallico e del Catona, due corsi d’acqua che dall’Aspromonte scendono fino allo Stretto di Messina.
L’obiettivo principale è quello di proteggere la produzione dall’estinzione, ma anche di difendere il suolo dall’abbandono e dal rischio idrogeologico che ne deriva, assicurando un futuro all’area periferica della città di Reggio Calabria e alla comunità che la abita.
La rete Slow Food, fatta da cuochi dell’Alleanza, osti, pasticceri e gelatieri, dai mercati della Terra distribuiti in tutta la nazione e anche all’estero, e dai soci, avrà un ruolo importante affinchè questo frutto possa tornare a rappresentare una voce significativa del comparto agricolo della nostra provincia e produrre reddito.

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