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Cronaca

Il procuratore Bombardieri: "Non abbiamo chiesto pene esemplari, ma pene giuste"

Il capo della Dda di Reggio Calabria ha commentato così le richieste di condanna all'ergastolo per Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone: gli imputati del processo "Ndrangheta stragista"

E’ stato il procuratore capo Giovanni Bombardieri, alla presenza del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, a formulare le richieste di pena al termine della requisitoria finale del processo “Ndrangheta stragista”. Il procuratore Bombardieri ha chiesto l’ergastolo per Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone: i due imputati del processo che il prossimo 16 luglio riprenderà con gli interventi delle parti civili come stabilito dalla presidente della Corte, Ornella Pastore.

“L’ufficio di Procura - ha detto il Procuratore Giovanni Bombardieri - ha ricostruito vicende storiche consumatesi tanti anni addietro riuscendo a provare la responsabilità personale degli imputati del processo, fornendo un quadro probatorio pieno, collocando tutto all’interno di una strategia stragista che, in un periodo buio per la nostra Nazione, ha visto il rinsaldarsi di alleanze fra organizzazioni criminali”.

Il procuratore capo Giovanni Bombardieri, dopo aver lodato il lavoro del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e quello della presidente Ornella Pastore, ha detto ancora: “Non siamo qui per chiedere pene esemplari, siamo qui per chiedere pene giuste che rispondano a senso di giustizia”.

Alla richiesta di ergastolo, infine, il procuratore Bombardieri ha aggiunto quelle delle pene aggiuntive dello stato di interdizione legale e della decadenza della potestà genitoriale, con la contestuale confisca di quanto sequestrato.

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