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Cronaca

"Reggio Calabria, la rivoluzione gentile e la miopia che la circonda"

La riflessione di un gruppo di associazioni e cittadini aderenti allo sportello ambiente del Comune di Reggio Calabria dopo le iniziative promosse da Angela Robusti Inzaghi

"La lettura distratta e qualunquista che un certo giornalismo ha di alcuni fenomeni, che accadono nella nostra città, può creare degli spiacevoli fraintendimenti. Plaudiamo all’evento organizzato dalla signora Robusti e all’attenzione che i media locali hanno ad esso riservato, ma siamo sicuramente  in disaccordo sul definire ciò come una
vera e propria rivoluzione culturale per la città di Reggio Calabria".

Inizia con queste parole la riflessione di un gruppo di associazioni e cittadini aderenti allo sportello ambiente del Comune di Reggio Calabria che in una nota aggiunge: "Ben venga qualsiasi iniziativa perché rappresenta un valore aggiunto per la nostra amata città, un’occasione ed un’opportunità per instillare ulteriori semi di cittadinanza attiva, a cui però Reggio Calabria non è affatto nuova come, invece, lasciano intendere certa stampa e alcuni comunicati stampa, a testimonianza della scarsa informazione sul fermento in atto da decenni.

Innumerevoli sono le iniziative organizzate ad opera di associazioni, movimenti, gruppi spontanei, comitati e singoli cittadini rivolte alla tutela del decoro urbano e all’esaltazione del bello! Negli ultimi anni, peraltro, grazie ad alcuni gruppi Facebook sorti in città e con un grande seguito, sono state pulite, ed anche ornate, con piante donate in un impeto di generosità e spontaneità,  aiuole, piazze, giardini e, persino, le fioriere del Calopinace".

Il gruppo ribadisce che "la nostra città pullula di iniziative, tanto che si possono contare, solo negli ultimi due anni
e persino in periodo di pandemia, l'organizzazione di tanti eventi e almeno 100 giornate ecologiche col supporto logistico di Teknoservice (dati forniti dal Settore Ambiente del Comune di Reggio Calabria) che hanno coinvolto migliaia di cittadini, organizzate da diverse realtà e con la conseguenza di avere liberato dai rifiuti km di costa e moltissime piazze e quartieri.

Va altresì ricordato che la città ha cominciato già molti anni fa a prendersi cura delle aree verdi con l’iniziativa "Adotta il Verde", ideata dal compianto sindaco Italo Falcomatà, strappando all’abbandono centinaia di aiuole, spazi verdi e aree archeologiche cittadine, adottate da cittadini o associazioni che si prendono cura nel quotidianità della loro manutenzione e pulizia.

Rattrista quindi leggere certe considerazioni a margine di alcuni articoli, tratti liberamente dalla penna di alcuni giornalisti, che riportiamo integralmente: "La speranza non è ancora morta...Una vera rivoluzione culturale in una città che sembrava, ormai, senza un domani con i reggini che avevano ormai gettato la spugna preferendosi sentire vittime di un destino cinico e baro anzichè sentirsi artefici del proprio destino. Adesso bisogna alimentare questa fiammella di speranza”.

Difficile digerire questa carrellata di falsità e luoghi comuni che nulla aggiungono alla storia della nostra città, che mortificano e offendono chi ogni giorno agisce in silenzio e senza clamori e che, in totale gratuità, dona il proprio tempo e il proprio lavoro per seminare bellezza ed estirpare indifferenza".

"Basta poco - conclude il gruppo di associazioni e cittadini aderenti allo sportello ambiente del Comune di
Reggio Calabria - per accorgersi che la rivoluzione culturale in atto da tempo e invitiamo pubblicamente chi ignora la realtà locale a contattarci. Faremo volentieri da guide in un tour ambientale che faccia loro conoscere l'impegno che, quotidianamente, tanti cittadini reggini da anni riversano amorevolmente sulla città, oggetto di cura e impegno volontario e senza interesse".

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