
Il palazzo di giustizia
Portarono a termine rapina presso lo studio di un legale, la Procura chiede il processo
Sette le persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio, fra questi anche il cognato dell'avvocato preso di mira, dopo otto anni dal fatto criminale andranno tutti alla sbarra
Marino, infatti, "in qualità di mandante, - è scritto nel capo di imputazione - commissionava una rapina nello studio dell'avvocato Gurnari che veniva materialmente eseguita da Giovanni Morabito detto 'Ivan', Giuseppe Morabito, Salvatore Sinicropi e Oberto Alessandro Mirandoli, i quali, con volto travisato, con violenza (consistita nel colpire Gurnari sia con il calcio della pistola, sia con calci alle gambe) e sotto la minaccia di un'arma, si impossessavano di diversi monili in oro e di 9 orologi (di cui 6 Rolex, un Gerard Perregaux e 2 Cartier) contenuti all'interno di una cassaforte".
I carabinieri hanno fatto luce sull'episodio grazie alle dichiarazioni di Giuseppe Morabito, uno dei rapinatori che, un tempo, era legato alla cosca di Santa Caterina e che, oggi, è diventato collaboratore di giustizia. È stato lui a spiegare al pm Amerio cosa è successo nello studio dell'avvocato Gurnari e a indicare i due presunti ricettatori Vittorio Quattrone e Francesco Maurizio Romano i quali, rispettivamente, avrebbero, il primo, acquistato i Rolex di illecita provenienza e, il secondo, ricevuto i monili togliendo da alcuni di essi le pietre preziose, condotta prodromica alla fusione dell'oro.