Dodici rapine, scippi e furti in 10 mesi: arrestato 35enne, incastrato dalle telecamere
L'uomo rapinava le vittime, soprattutto donne, con azioni fulminee e violente, per poi dileguarsi per le vie del centro cittadino in sella a uno scooter
Dopo aver individuato le sue vittime, cittadini reggini di solito donne, "vulnerabili", le rapinava con azioni fulminee e talvolta violente. In soli 10 mesi, B.C., reggino, 35enne, arrestato oggi dagli uomini della Questura, era riuscito a collezionare un palmares d'eccezione: 12 rapine, scippi e furti con destrezza in tutta la città. Dopo essersi impossessato di borse ed effetti personali, l'uomo si dileguava in sella a uno scooter, con il quale percorreva le strade del centro a forte velocità, anche contromano, mettendo in serio pericolo la sicurezza pubblica dei passanti.
A conclusione di una complessa attività d’indagine, gli agenti delle Volanti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Maria Cecilia Vitolla, su richiesta della Procura, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, nei confronti del 35enne, che si sarebbe reso responsabile di plurimi reati predatori.
L’attività di prevenzione svolta dalla polizia avrebbe permesso di identificarlo attraverso l’analisi delle caratteristiche fisionomiche descritte nella denuncia dalle vittime. Gli esperti analisti dell’Ufficio Volanti hanno individuato nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati cittadini, la persona sospettata che succesivamente è stata riconosciuta dalle vittime.
Le indagini hanno così dato un nome al volto individuato al quale si è giunti grazie al confronto delle immagini con le fotografie di tutte le persone già indagate dalla Mobile e dall’Ufficio prevenzione generale per reati analoghi.
I poliziotti, acquisita la somiglianza con un detenuto agli arresti domiciliari, hanno proceduto al monitoraggio dei suoi spostamenti, effettuati con evasione dalla misura cautelare. Negli orari in cui venivano consumate le rapine, l'uomo era stato ripreso dai sistemi di videosorveglianza al di fuori dell’abitazione comprovando così la sua responsabilità.
In due occasioni, B.C. avrebbe commesso le rapine, approfittando di permessi per allontanarsi dal domicilio, per andare a prendere il figlio a scuola.
