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Cronaca Ravagnese

Seduto su una bombola minacciava di farla esplodere, extracomunitario arrestato

Per stringere le manette ai polsi dell'uomo, che si lamentava per un torto giudiziario patito e voleva parlare con la stampa, i poliziotti della Scientifica si sono finti giornalisti. Risolutivo l'intervento delle Volanti

Seduto su una bombola di gas con un accendino in mano, in evidente stato di alterazione, minacciava di far saltare in aria il palazzo. Solo l’intervento degli uomini dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Reggio Calabria, coordinato dal questore Maurizio Vallone, ha evitato il peggio. Per arrestarlo gli uomini della polizia di Stato hanno dovuto fare ricorso ad uno stratagemma, visto che l’uomo voleva parlare con la stampa hanno “trasformato” i colleghi della Scientifica in giornalisti e hanno tratto in arresto l’extracomunitario.

Questi i fatti. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti a seguito di alcune segnalazioni che indicavano la presenza di un uomo in via Ravagnese, zona popolata della periferia sud cittadina, che stava lanciando oggetti dal balcone. Dopo aver messo in sicurezza le persone presenti in strada che avevano spostato le loro autovetture per evitare danni causati dal lancio di oggetti, gli agenti hanno individuato un cittadino extracomunitario che, in stato di agitazione, continuava a lanciare oggetti in strada e proferiva frasi ingiuriose rivolte alle forze dell’ordine e alla magistratura per un asserito mancato risarcimento dovuto in quanto vittima di tentato omicidio.

L’uomo era seduto su una bombola di gas con un accendino in mano è minacciava di fare esplodere l’intero edificio. Gli agenti sono riusciti a fare evacuare il palazzo ancora occupato, al terzo piano, da una famiglia con un bambino disabile. Sul posto si richiedeva l’intervento di personale dei vigili del fuoco e del 118. Nel frattempo, l’uomo, ulteriormente agitato, iniziava ad accendere l’accendino indirizzando la fiamma sulla bombola di gas.

Per evitare le più gravi conseguenze, i poliziotti assecondavano la volontà del soggetto di interloquire con la stampa. Sul posto giungeva personale del Gabinetto regionale di polizia scientifica di Reggio Calabria che, grazie alle loro telecamere, simulavano la presenza degli organi di stampa, pertanto l’uomo si affacciava alla porta di ingresso dell’abitazione, convinto che stesse per rilasciare un’intervista.

Cogliendo tale occasione, gli agenti si avvicinavano all'uomo e lo bloccavano senza dargli la possibilità di fare esplodere la bombola che veniva messa in sicurezza dai vigili del fuoco. L’uomo è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria mentre si è accertato che la bombola di gas fosse piena ed in grado, se esplosa, di causare gravi danni a tutto il fabbricato ed agli agenti che stavano operando.

L’esperienza, la professionalità, il coraggio e la sinergia operativa tra le varie componenti della Polizia di Stato hanno consentito di bloccare il comportamento pericoloso dell’uomo e di ristabilire la sicurezza e la serenità dei cittadini del quartiere.

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