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Cronaca

Brogli alle elezioni comunali di Reggio Calabria del 2020: ecco i nomi degli arrestati

La Digos della Questura, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di sei indagati, a vario titolo, per ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio

Continua l'inchiesta sui presunti brogli elettorali alle comunali del 2020. Questa mattina altre sei persone sono finite nei guai. L'indagine della Digos della Questura di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, ha messo in evidenza una serie di reati quali: alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico e abuso d'ufficio.

Stefania Rachele, gip del Tribunale di Reggio Calabria, accogliendo le richieste del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dei sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo, ha disposto gli arresti domiciliari per cinque delle persone coinvolte e una misura interdittiva della sospensione dal pubblico esercizio.

I nomi degli arrestati

  1. Antonino Castorina, già consigliere comunale e metropolitano del Pd, (già per la stessa causa sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dal 14.12.2020), indagato per ulteriori ipotesi di reati elettorali, nonché in concorso per abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico;
  2. Francesco Laganà, consigliere comunale nel comune di Calanna (Reggio Calabria), indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali;
  3. Simone D'Ascola indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati
     elettorali;
  4. Fortunato Morelli, giornalista, indagato per concorso materiale e morale in varie
    ipotesi di reati elettorali;
  5. Giuseppe Saraceno, (parente di Castorina), scrutatore, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Misura interdittiva

Per Antonino Covani, responsabile, all'epoca dei fatti, dell'ufficio elettorale del Comune di Reggio Calabria, indagato per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico, è stata disposta la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico per 12 mesi.

Indagato in stato di libertà l'assessore Delfino

Nell'inchiesta della Procura di Reggio Calabria, seppur non destinatario di nessuna misura, è indagato, in stato di libertà, anche l'attuale assessore alle politiche sociali, Demetrio Delfino. 

Le indagini

"Le evidenze oggettive dei riscontri effettuati - spiegano dalla Questura - convergerebbero su precise responsabilità strumentali al progetto illecito del consigliere CASTORINA in un contesto collaudato di emissari reperibili al bisogno, consolidato da una vasta rete di amicizie, parentele, clientelarismi.

Significativa è proprio la vicenda delle sezioni nr. 172 e nr. 184 dove l’immediata risposta alle difficoltà scaturenti dalla mancata assegnazione della presidenza aveva costretto Castorina a mettere in piedi un piano alternativo con il necessario coinvolgimento di soggetti fidati ed efficaci, ognuno per suo conto interprete di una o più mansioni assegnategli, secondo quello che è stato ricostruito come un meccanismo assai efficiente".

Le azioni e i metodi si sarebbero "concretizzati attraverso un’articolata tela di rapporti e amicizie di varia natura con i più disparati soggetti, talvolta sfruttando la loro indigenza, talaltra la loro dimensione postulante in ragione di eventuali ed indefiniti futuri favori da elargire".

Per l’esecuzione delle misure e delle relative perquisizioni domiciliari è stato predisposto un dispositivo con l’ausilio di personale dell’Upg e S.P., del gabinetto regionale della polizia scientifica oltre al compartimento della polizia postale e delle telecomunicazioni Calabria.

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