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Cronaca

L'onda Pride travolge la città, il popolo arcobaleno colora il Lungomare

In duemila al corteo promosso da Arcigay I Due Mari e Agedo. La manifestazione partita da Pineta Zerbi ha percorso la via Marina tra slogan, musica e tanti sorrisi

“We are everywhere!”. Noi siamo ovunque. È stato il mantra che ha guidato i moti di Stonewall. Ed è lo stesso ‘messaggio’ che il popolo rainbow di Reggio Calabria porta avanti a testa alta questo pomeriggio. Musica, bandiere e striscioni coloratissimi. La città si colora nel giorno del gay pride. Lo fa come tante altre città in tutto il Paese e nel mondo, hanno fatto in questi giorni per celebrare il 50°anniversario dalla prima rivolta, considerata come l’atto di nascita del movimento Lgbt, il 28 giugno 1969. Oggi, come cinquant’anni fa, nonostante i traguardi raggiunti, il pride non smette di ribadire il diritto di tutti di ‘essere e vivere come vuole’.

“È naturale –dice la presidente comitato Arcigay I Due Mari Reggio Calabria, Michela Calabrò- che quando si organizza un evento così grande arrivino ostilità. Se sui social o sui marciapiedi, arrivano critiche con toni volgari e feroci che apostrofano quest’iniziativa come una ‘carnevalata’, l’ostilità dei pochi trova come risposta l’approvazione di molti: dai commercianti alle associazioni, ai singoli cittadini che, oggi, sono qui con noi numerosi”. Ma non solo, il pride di Reggio si è trasformato nel pride del Sud e non solo, infatti, ha rivelato la presidente che “sono giunti da  Arcygay Crotone, Cosenza, Messina, Palermo, Napoli  dai comitati pugliesi, Ferrara e Siena”, ma non solo, moltissimi i volontari “giovanissimi che hanno costruito insieme a noi la manifestazione e ai quali –aggiunge Calabrò- va il mio ringraziamento”.

Le foto della manifestazione

In testa al corteo, Michela Calabrò è affiancata da Mirella Giuffrè, presidente comitato Agedo Rc, dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dall’ospite d’onore della prode reggino la presidente dell'associazione famiglie Arcobaleno, Marilena Grassidonia.  Dietro di loro, un ‘mare’ arcobaleno. “Una manifestazione gioiosa e pacifica –ha dichiarato Falcomatà- che noi sosteniamo e alla quale partecipiamo, con la ferma convinzione che affermare i propri diritti non toglie nulla a nessuno”.

Un grande giorno, “finalmente è arrivato – dice con un gran sorriso Mirella Giuffrè- noi siamo qui per marciare accanto ai nostri figli e per sostenerli, per dargli forza e coraggio nell’affrontare le offese becere che si sentono rivolgere ogni giorno”.  

Il pride in queste settimane è stato preceduto da molte iniziative, l’ultima in ordine di tempo ha visto, proprio ieri l’inaugurazione di una fermata Atam ‘Rainbow‘, un vero e proprio tributo al corteo di oggi che, da Pineta Zerbi ha attraversato il Lungomare Falcomatà per riversarsi, oltre duemila le presenze, all’Arena dello Stretto.

Qui, il popolo arcobaleno ha festeggiato e salutato una città che li ha accolti a braccia aperte e ricordato che, nonostante si festeggi mezzo secolo di battaglie vinte, la strada da percorrere è ancora lunga.
 

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