Reggio mortificata, i sindacati attoniti davanti a un sindaco "trincerato nel suo castello"
Per i segretari è "un modus operandi che palesa mancanza di rispetto delle istanze di lavoratori e cittadini, e di poca serietà rispetto ad impegni presi per aprire un confronto sul documento programmatico di Cgil, Cisl e Uil"
"Incredibile come la mancata dimensione istituzionale e politica dell’amministrazione comunale e metropolitana, stia portando sul baratro un territorio mortificato e in balia di mille criticità".
E' l'ennesimo affondo dei segretari generali della triplice di Reggio Calabria, Gregorio Pititto (Cgil), Celeste Logiacco (Cgil Piana di Gioia Tauro), Rosy Perrone (Cisl) e Nuccio Azzarà (Uil) che restano "attoniti dinanzi l’inerzia di una classe dirigente e di un sindaco, incapace di ascoltare e di comprendere la gravità della situazione.
‘Trincerato’ nel suo castello, resta indifferente ad una mobilitazione portata in piazza per offrire delle alternative ad una ‘dis-amministrazione’; per dare un contributo di idee, e per costruire delle proposte indirizzate al bene comune della città.
Un modus operandi -continuano i segretari - che palesa mancanza di rispetto delle istanze di lavoratori
e cittadini, e di poca serietà rispetto ad impegni presi per aprire un confronto sul documento programmatico di Cgil, Cisl e Uil".
I sindacalisti incalzano: "Abbiamo aperto il dibattito su tematiche che riguardano la città, e lo abbiamo fatto con tutte le forze positive della Metrocity che vogliono confrontarsi sul nostro canovaccio. Noi andiamo avanti per la nostra strada, e come la nostra storia ci impone, continueremo ad incalzare le istituzioni fino a quando non matureranno una visione e una prospettiva lungimirante e credibile per guidare un ente intermedio importante come la Città metropolitana".