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"Reggio non si broglia" raccoglie 500 firme: la petizione sarà consegnata al prefetto |VIDEO

Il comitato spontaneo, oltre allo scioglimento del comune, chiede alla Prefettura anche la sospensione delle elezioni per il consiglio della Città metropolitana

Sono più di cinquecento le firme raccolte dal comitato spontaneo "Reggio non si broglia", nel corso dell'iniziativa ospitata, sabato sera in piazza Camagna e promossa dopo i noti fatti giudiziari che hanno investito la città.

"Vedere così tante persone (opportunamente distanziate, tanto che un plauso ci è giunto pure dalle forze dell’ordine presenti) - scrive il direttivo - disposte a mettere non solo una generica firma, ma cosa ben più importante la faccia, ci rende ancora più convinti che la strada tracciata verso i due concetti di verità e giustizia è ben chiara a molti.

Poco più di 500 sono stati gli uomini e le donne che hanno aderito al comitato e allo stesso tempo condiviso il testo delle petizione che nei prossimi giorni, considerato il fatto che le adesioni continuano ancora a giungere da più parti, sarà inviata al prefetto Massimo Mariani.

Tra i firmatari, come semplice cittadina, anche la giuslavorista e già candidata a sindaco Angela Marcanò che ha ribadito: "I brogli hanno sporcato la democrazia, siamo qui per dire che noi non ci stiamo, che saremo sempre convinti che prima di ogni cosa c'è la libertà di espressione della propria volontà. E' importantissimo sesondo me questo segnale che oggi si sta dando".

"Cosa vogliamo?", chiede il comitato. "E' presto detto, che la stessa Prefettura disponga la sospensione delle elezioni per il Consiglio della Città metropolitana, già indette per il prossimo 24 gennaio, e per i seguenti motivi:

  1. vizio di legittimità costituzionale ed elettorale per la partecipazione al voto, con peso maggioritario, del Consiglio comunale di Reggio Calabria interessato dai brogli elettorali;
  2. per esclusione dal diritto di partecipazione elettiva ed istituzionale di ben 11 Comuni che rappresentano oltre 54000 cittadini;
  3. per conseguente alterazione del voto ponderale derivante dalle premesse motivazioni. Insomma, deve essere chiaro a tutti che queste elezioni di secondo livello, in programma fra pochissimi giorni, sono assolutamente da rinviare, perché prima vanno ben accertati i fatti finiti sulle cronache di tutti i giornali nazionali.

Il comitato Reggio Non si Broglia, inoltre, auspica "che la Prefettura disponga l’istituzione, presso
l’ufficio elettorale del Comune di Reggio Calabria o diversa sede, di uno sportello temporaneo presso il quale gli elettori non votanti possano riscontrare la loro posizione riportata nei registri dei cittadini iscritti nelle liste elettorali ed utilizzati presso i seggi alle scorse elezioni comunali".

Brogli elettorali, la raccolta firme in piazza Camagna: le foto

E ancora "si chiede che venga disposto il reinsediamento della commissione elettorale, per la verifica dei documenti utilizzati nei seggi e delle schede di voto, anche alla luce delle recenti indagini di polizia giudiziaria. Infine, ma non certo cosa meno pressante quanto di buon senso, si chiede che il sindaco ed il consiglio comunale vengano sospesi nell’esercizio delle funzioni elettive, in attesa che vengano definite le legittime risultanze elettorali o, in alternativa, disposte nuove elezioni". Il direttivo renderà note a tutti coloro che lo stanno richiedendo in queste ore, le nuove modalità per aderire al comitato.

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