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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'iniziativa / Centro / Piazza Italia

Reggio in piazza contro la disumanità, l'11 marzo manifestazione a Crotone

Le associazioni cittadine del terzo settore hanno aderito al presidio della Rete 26 febbraio e parteciperanno al grande evento pubblico nazionale di sabato prossimo

E' stato un momento di riflessione, presa di coscienza civile e responsabilità, il presidio contro le stragi del Mediterraneo che oggi in piazza Italia ha coinvolto anche Reggio nell'iniziativa pubblica della Rete 26 Febbraio, sodalizio nato dopo la tragedia di Cutro e a cui hanno aderito 200 realtà associative.

Alla stessa ora in cui a Crotone il sit in della Rete si è svolto davanti alla prefettura, i reggini, come tante altre cittadinanze in tutta Italia, hanno raccolto l'invito ad esserci, simbolicamente a pochi passi dal palazzo del governo, e dare il proprio contributo nel chiedere una politica europea di soccorso, accoglienza e asilo fondata sui diritti umani.

 La pioggia non ha scoraggiato cittadini e rappresentanti del terzo settore, tra associazioni, ong ed esponenti politici - tutta di area centrosinistra, sono stati avvistati l'assessore comunale al welfare Demetrio Delfino e il consigliere comunale Saverio Pazzano - che hanno fatto sentire la loro presenza critica e militante. Manifesti, bandiere e volantini hanno rivelato la partecipazione di Emergency, ActionAid, Anpi, circoli operai, Cvx, Masci, Reggio Non Tace, ma volutamente non si sono elencati nomi. Mimmo Tramontana di Equosud spiega: "E' un evento aperto a tutti e abbiamo scelto di non fare liste proprio perché oggi siamo tutti uniti nel dire mai più alle morti nel nostro mare, senza distinzioni". Un solo grande striscione dava il titolo più esatto e terribile alla manifestazione: "Invisibili".

Uno striscione del presidio

Il sentimento comune, duro da confessare ma sentito in modo bruciante da ognuno dei manifestanti è la vergogna di appartenere a un paese disumano, dove chi scappa da guerre e violenze non trova accoglienza ma morte. Pasquale Neri lo ammette con amarezza: "Non è bello da dire ma sì, io mi vergogno oggi di essere italiano, anche se so bene che questo mio pensiero non abita nelle stanze di chi nella catena di comando non ha ritenuto fare quanto possibile per evitare questa strage. Ma al di là delle responsabilità che sicuramente ci sono e saranno riscontrate in questa tragedia, credo che come repubblica nata dalla resistenza e fondata su una costituzione che questo governo ha giurato di rispettare, sia importante dire chiaramente no, non nel nostro nome".

I rappresentanti di Reggio Non Tace hanno letto un appello indirizzato al ministro, e anche qui si parla di vergogna, e di perdono: "Per prima cosa dobbiamo piangere per il bambino che non ha visto l'alba del 27 febbraio, poi chiedere perdono non solo per questi morti ma per le 30.000 vittime del Mare Nostrum negli ultimi dieci anni. Dobbiamo infine aiutare i sopravvissuti. Solo così non proveremo più questa vergogna, che speriamo provi anche lei ministro, perché le regole non vanno mai anteposte alla garanzia della vita". 

Sono giorni di lutto e pietà, ma anche di impegno concreto. Il presidio si trasforma in officina delle idee per tutti gli invisibili della nostra società - migranti, poveri, emarginati. Dalla comunità valdese è arrivato l'invito a tutte le associazioni religiose per un uso solidale delle risorse dell'otto per mille: "Investiamo in umanità, che è il fondamento di ogni religione e annulla le differenze in un unico obiettivo, quello di aiutare chi ne ha bisogno". Sono soldi con cui si può fare molto, ad esempio i valdesi hanno recentemente devoluto somme significative per i terremotati siriani. Mentre i comitati internazionalisti con i volontari del circolo operaio Mirafiori hanno ricordato l'attivismo a cui unirsi per dare sostegno alle famiglie fragili nei quartieri periferici della città.

Il prossimo appuntamento insieme a Rete 26 Febbraio sarà il prossimo sabato 11 marzo, data della manifestazione nazionale organizzata a Crotone, resa nota proprio oggi e che vedrà partire gruppi organizzati anche da Reggio.   

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