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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Porteremo avanti il tuo sogno", l'ultimo saluto della giunta alla governatrice Santelli

Il vice presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì ha tributato l'ultimo saluto al presidente a nome di tutto l'esecutivo. Da parte del segretario generale della giunta Borgo "l'abbraccio personale e di tutta l'Amministrazione"

Tantissimi cittadini, autorità politiche, civili e militari, centinaia di sindaci con le fasce tricolori, organizzazioni di categoria. Questa mattina tutta la Calabria si è stretta alla sua governatrice, Jole Santelli, scomparsa improvvisamente, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi all'età di 51 anni nella sua casa di Cosenza.

Alla camera ardente, allestita in piazza San Francesco di Paola, nei pressi della Cittadella, sede degli uffici regionali, hanno preso parte anche gli ex presidenti della Regione Calabria, Mario Oliverio, Agazio Loiero, Giuseppe Chiaravalloti e Guido Rhodio, il sottosegretario di Stato Anna Laura Orrico, i prefetti, i parlamentari, i presidenti delle Province della Calabria e il governatore della Puglia Michele Emiliano.

"Jole ha preso il libro della politica e ha strappato le pagine più brutte. È entrata in questo palazzo e ha sfondato le porte per farci entrare la confidenza, l’amicizia leale, la fratellanza". Con queste parole, un commosso vicepresidente Nino Spirlì ha portato l’ultimo saluto al suo presidente a nome di tutta la giunta regionale.

"Non ci sarà più spazio in questa sede per altri linguaggi – ha proseguito – per raccontare questa terra. Anche in futuro verrà sempre raccontata la Calabria bella, la Calabria della cultura, la Calabria dei giovani, la Calabria di chi crede che questa è la regione dei calabresi e non delle cronache sui calabresi. Credo che, nella storia della legislatura regionale, non ci sia stato mai nessun politico che abbia girato la Calabria con jeans e scarpe da ginnastica.

Jole è stata un presidente che non amava le formalità. Mai abbottonata. Autorevole senza essere autoritaria. Mai respingente, sempre accogliente. Jole è stata ed è una luce immensa nel patrimonio politico, nel senso di polis, di questa terra. Ha saputo spezzare i silenzi istituzionali".

"Non è facile raccontare le nostre riunioni – ha aggiunto il vicepresidente – perché non sono mai state formali, non c'è mai stata nessuna necessità di aggiustare, di mediare, perché il lavoro l'aveva fatto prima lei. Ci ha scelti uno a uno, ciascuno secondo le proprie competenze, la propria personalità, le proprie contraddizioni sapendo che saremmo stati una squadra unita attorno a lei. Una squadra colorata, profumata. Ognuno di noi ha un suo colore. Jole ha nominato omosessuali nella sua giunta. È stata la prima in Italia e ha avuto coraggio anche in questo".

E, ancora: "Ti diciamo grazie per il coraggio da leonessa con il quale hai difeso la nostra terra e tutti noi. Il tuo sogno è stato un progetto profumato che noi continueremo a portare avanti, tutti insieme. Cominceremo già da lunedì a lavorare sui programmi che abbiamo condiviso".

"Jole – ha concluso Spirlì – parte oggi da questa sede, ma qui rimane il raggio di sole che ha portato dentro questi uffici dal primo giorno del suo insediamento. Ha amato tanto questa terra che da questa terra non se ne andrà mai".

Dopo il sincero e commosso abbraccio del segretario generale della Giunta, Maurizio Borgo, la camera ardente è stata chiusa dalla parole del presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, che poi ha benedetto la salma del presidente. Alle ore 13.50, il feretro della governatrice ha lasciato la Cittadella per raggiungere Cosenza. Dopo la cremazione del corpo, Jole Santelli riposerà accanto ai genitori nella cappella di famiglia nel cimitero di Malito, in provincia di Cosenza.

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