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Sabato, 20 Aprile 2024
Il report

Sanità, fondi europei, strade e aeroporti: i dossier dei primi cento giorni di Occhiuto

Il presidente della giunta regionale a Reggio Calabria ha illustrato il lavoro svolto nei primi tre mesi della sua amministrazione, fari puntati anche sul potenziamento dell'offerta turistica

Sanità ma non solo, i primi cento giorni del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto sono stati contrassegnati da un impegno diuturno finalizzato alla riprogrammazione dei fondi europei, dalla ricerca di fondi per il miglioramento dell’assetto infrastrutturale regionale e dal lavoro per la messa a terra dei soldi del Pnrr.

Così, il governatore ha scelto Reggio Calabria per mettere in vetrina quanto ottenuto in soli tre mesi di governo della macchina amministrativa regionale. Per farlo ha scelto di avere al suo fianco la vicepresidente Giusi Princi, l’assessore alle Politiche sociali Tilde Minasi, i parlamentari azzurri Francesco Cannizzaro, Maria Tripodi, Maurizio D’Ettore e Matilde Siracusano, e ad una nutrita rappresentanza di consiglieri regionali e sindaci della provincia reggina.

Partiamo dalla partita più grossa, quella relativa ai fondi europei. Intanto, come ha spiegato Roberto Occhiuto in conferenza stampa, sono state riprogrammate le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione attraverso cui hanno trovato finanziamento infrastrutture importanti per il comprensorio reggino, dall’elettrificazione della linea ferroviaria Reggio-Melito ma anche e soprattutto ai 65 milioni di euro, per la realizzazione della strada per il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi. “Un’esigenza – ha detto – della quale si parlava fin dagli anni ’90. L’investimento nella legalità e nel contrasto alla ‘ndrangheta deve essere un investimento che lo Stato deve fare attraverso infrastrutture e occasioni di sviluppo per certi territori. Ci sono molti nostri territori che hanno accumulato un credito straordinario nei confronti dello Stato. Polsi, in questo caso, rappresenta un asset importante del turismo religioso nella nostra regione”.

C’è un’altra quota destinata per un tratto della Strada statale 106, e il finanziamento dei collegamenti viari Campo Calabro-San Roberto (per 20 milioni di euro) e per la Reggio Calabria-Cardeto, senza dimenticare l’importante collegamento tra Fiumara e San Roberto (3,5 km che vanno a completare la SSV Campo Calabro – San Roberto) sempre per un importo di 20 milioni di euro.

Per Gambarie, visitata in mattinata insieme al deputato Francesco Cannizzaro, il presidente della giunta regionale ha detto che su Gambarie la Regione può investire per integrare il finanziamento già previsto per la seggiovia, al fine di valutare, in prospettiva, di trasformarla in una cabinovia.

Dalle piste da sci a quella aeroportuale del “Tito Minniti”, poi, il passo è stato breve. Dopo aver ricordato l’emendamento Cannizzaro che porta in dote 25 milioni di euro che “vanno spesi bene”, il presidente Roberto Occhiuto si è soffermato sulla necessità di  produrre un piano industriale che si concentri sullo sviluppo del “Tito Minniti”. Un piano che,con la revisione dei notam sullo scalo reggino, liberi l’arrivo delle compagnie low cost a Reggio Calabria.

Roberto Occhiuto, poi, ha annunciato l’avvio di una interlocuzione con il management di Ita airways perché riveda la decisione di sospendere la decisione in attesa che si risolva il rebus Sacal. 

Ma la maggior parte del tempo di questi primi 100 giorni di governo però, Roberto Occhiuto l’ha dedicato alla sanità. “Da Commissario alla sanità, sapevo che si trattava di una impresa forse titanica, ma ho trovato – ha detto – una situazione peggiore di quella che immaginavo. Ma abbiamo fronteggiato l’emergenza, dimostrando che ci sono medici e infermieri straordinari che hanno utilizzato benissimo i nostri centri vaccinali e la Calabria è stata la prima Regione per incremento di vaccinazioni rispetto ai target di Figliolo. Grazie all’idea condivisa con la vicepresidente Princi, siamo stati presi a modello da altre Regioni che ci hanno chiamato per chiederci come siamo riusciti a fare tutto ciò”.

Insomma le eccellenze ci sono ma vanno organizzate meglio è l’Occhiuto pensiero che poi lancia l’idea partorita proprio in queste ultime ore di non smantellare i centri vaccinali che hanno funzionato benissimo e che rappresentano una infrastruttura sanitaria in piena regola. 

Il governatore Occhiuto, infine, ha elencato i centri della provincia reggina dove saranno realizzati presidi sanitari territoriali, case della salute, case di comunità, centri operativi territoriali. A Reggio, Bagnara, Taurianova e Locri una Centrale operativa territoriale e una Casa di Comunità; un Ospedale di comunità a Bova marina, Cittanova, Gerace; una Casa della Comunità a Villa San Giovanni, Bovalino, Caulonia, Cinquefrondi, Gioia Tauro, Gioiosa, Montebello, Palmi, Roghudi, Rosarno, Sant’Alessio e Rosarno; a Oppido Mamertina un Ospedale di comunità e una Casa della Salute, a Palizzi la Centrale operativa territoriale, a Scilla la Casa della salute così come a Siderno.

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