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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Recovery Fund e politiche di sviluppo, Falcomatà a confronto con il premier Draghi

Il primo cittadino ha preso parte all’incontro istituzionale di Anci con il presidente del Consiglio e gli altri sindaci delle MetroCity. Presenti anche i ministri Franco e Gelmini

Il ruolo dei Comuni all'interno della strategia del Recovery Fund e il quadro complessivo delle politiche per il rilancio degli enti locali, sono stati al centro di un incontro istituzionale promosso da Anci con la partecipazione del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, del ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco, della ministra per gli Affari regionali e autonomie, Mariastella Gelmini e dei sindaci delle Città metropolitane.

Nel corso dell'incontro, che ha avuto un taglio prettamente d'indirizzo operativo, il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenendo anche in qualità di delegato Anci per il Mezzogiorno e Politiche Coesione territoriale, ha esposto al presidente Draghi e ai ministri presenti, il quadro sintetico delle istanze e delle attese che stanno caratterizzando i territori e le comunità del Sud, nel quadro dell’attività di programmazione e proposta legata all’utilizzo delle risorse stanziate dall’Europa per sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia di Covid.

"Nel 2019 circa il 25% delle opere pubbliche appaltate e realizzate in Italia sono partite da appalti guidati dai Comuni. Un dato significativo che ci lascia comprendere l'operatività dei Municipi nelle politiche dello sviluppo e nella capacità di finalizzare gli investimenti", ha ricordato il sindaco Falcomatà, che ha poi focalizzato il suo intervento su quattro punti specifici.

"Innanzitutto – ha spiegato il primo cittadino di Reggio Calabria - la possibilità da parte dei Comuni di gestire direttamente, quindi senza filtri o intermediari, una parte delle risorse che arriveranno nel programma del Recovery Fund. Accanto a ciò, crediamo inoltre che sia fondamentale poter finanziare tutte le proposte portate avanti dai Comuni nell'ambito dei bandi previsti dai vari ministeri, penso ad esempio a quello sulla “qualità dell’abitare" e poi, naturalmente, la possibilità di dar vita ad un ampio e articolato piano di reclutamento diretto di professionisti che possano supportare il lavoro degli Enti e favorire così un più rapido ed efficace svolgimento delle azioni previste da Comuni e Città metropolitane".

"Da ultimo – ha poi aggiunto Falcomatà – una chiara definizione delle regole d’ingaggio, affinché il Governo riveda seriamente le percentuali di distribuzione delle risorse previste nel programma del Recovery Fund. Il tetto del 37% per il Sud non ci soddisfa affatto e crediamo invece che si debbano seguire le linee guida dettate dall’Unione europea e le stesse analisi dei più importanti osservatori socioeconomici come Svimez che indicano chiaramente come tali risorse debbano andare a quelle regioni del Mezzogiorno più povere e più indietro nel percorso di crescita sociale ed economica.

Si tratta senza dubbio – ha poi concluso il primo cittadino parlando al premier Draghi - dell'ultima grande occasione che i nostri territori hanno di rilanciarsi, colmare il gap che li separa dal resto del Paese e rendere così le regioni e le città metropolitane competitive a livello europeo e internazionale".

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