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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Rosarno

Rosarno, fucile e 464 munizioni scovati in una cascina di campagna: padre e figlio in manette

La scoperta dei carabinieri insieme ai Cacciatori di Calabria. Denunciate la madre e la zia per favoreggiamento. I due uomini sono stati tradotti nel carcere di Arghillà

Nascondevano un fucile e 464 munizioni in una cascina nelle campagne di Rosarno. Con l'accusa di detenzione illegale di armi comuni da sparo clandestine e di munizionamento anche da guerra sono finiti in manette Serafino Gentile, 56enne rosarnese ed il figlio Giuseppe, di 24 anni.

I carabinieri della tenenza di Rosarno e i Cacciatori di Calabria, nel corso di una perquisizione effettuata all'interno della cascina, in Contrada Testa dell’Acqua, hanno rinvenuto e sequestrato: un fucile calibro 12 illegalmente detenuto, avvolto in un telo e custodito all’interno di una busta di plastica, e 464 cartucce di diverso calibro così suddivise: 98 cartucce cal. 7,62 x 36; 51 cartucce cal. 385; 47 cartucce cal. 380; 34 cartucce cal. 6,35; 150 cartucce cal. 9 x 21; 84 cartucce cal. 40 s.w. Tutto era custodito in un involucro termo-sigillato con nastro isolante e nascosto sotto un fusto metallico di colore rosso.

Il tempestivo intervento dei militari ha scongiurato il tentativo di occultamento del fucile e delle munizioni da parte di P.S., 50enne, e P.S. 45enne, entrambe originarie di Rosarno, rispettivamente madre e zia di Giuseppe Gentile, che prima dell’arrivo degli uomini dell'Arma hanno tentato di spostare il materiale, al fine di rendere difficoltoso il rinvenimento da parte dei carabinieri. 

Le donne dovranno rispondere di favoreggiamento personale mentre padre e figlio, dopo le formalità di rito, sono stati condotti nella casa Circondariale di Reggio Calabria - Arghillà.

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