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Cronaca Villa San Giovanni

Rose blu, in piazza per riaprire il centro diurno per disabili

Domenico Barresi spiega che hanno presentato i documenti per la manifestazione d’interesse dell’Ambito 14 e adesso attendono l'esito

Francesco e Alessia sono lì, in piazza “Calabrò”, a Villa San Giovanni, con le loro carrozzine a sfidare il caldo e la burocrazia. Sono i ragazzi di “Rose blu”, il centro diurno per disabili chiuso da troppo tempo ormai. 

Così eccoli Francesco e Alessia, con i loro accompagnatori e con Domenico Barresi, rappresentante legale di Rose Blu, davanti il palazzo dei Servizi sociali in presidio permanente fino a quando non avranno una risposta.

“Abbiamo presentato ieri, 16 agosto, nei termini del bando, i documenti per la manifestazione d’interesse dell’Ambito 14 per il centro diurno per disabili. Da subito però abbiamo deciso di scendere in piazza, con i nostri ragazzi,  perché vogliamo far sentire la nostra “pressione”, vogliamo far sapere che siamo qui ad attendere di poter riaprire il centro. La volta scorsa, infatti, abbiamo dovuto aspettare due mesi prima di avere il parere negativo”.

“Questo è un atto dovuto ai nostri operatori, privati del diritto al lavoro – continua Barresi -  ma ancor di più ai disabili che da febbraio hanno visto interrompersi tutte le attività che li vedono impegnati da anni in un percorso di valorizzazione del loro essere speciali e alle loro famiglie, che per mesi hanno ascoltato promesse di riapertura mai concretizzatesi. Restano tutte le nostre censure a questa manifestazione d’interesse perché, come abbiamo detto alla politica e ai burocrati, era un altro il percorso permesso dalla legge e da loro individuato a fine giugno (affidamento diretto) per la riapertura veloce del centro diurno per disabili”.

“Un percorso possibile già dopo la prima manifestazione d’interesse andata deserta (e questa è addirittura la terza!); possibile perché il nostro centro diurno è l’unico accreditato (fino ad aprile 2021 autorizzato) dell’Ambito 14; possibile perché l’importo del servizio è inferiore ai 139mila euro per come richiesto dalla legge. Aggiungiamo dovuto per garantire la continuità assistenziale ai nostri disabili, cui nessuno (tra carte e problemi burocratici) sta pensando non dall’1 febbraio 2021 ma dall’1 febbraio 2020 (mese dal quale il Comune di Villa quale ente capofila dell’Ambito 14 ha deciso di non onorare le nostre fatture)”.

“Ora seguiamo con attenzione l’accreditamento a voucher dei fruitori del servizio. Non sappiamo come andrà finire. Impossibile saperlo, del resto, dopo essere stati convocati per concordare la convenzione a luglio (e mai ricevuti!), per poi scoprire i primi di agosto che la scelta era stata, invece, quella della manifestazione d’interesse. Se questo è, il nostro diritto continuiamo a reclamarlo in piazza, senza se e senza ma. Saremo di fronte all’assessorato alle politiche sociali del comune di Villa San Giovanni finché il diritto alla riapertura del centro diurno per disabili adulti Rose Blu a Piale non diventerà realtà. Questo lo dobbiamo alla nostra storia, ai nostri disabili, a tutto il mondo del terzo settore”.

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