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Cronaca

"In attesa di un sogno tanto atteso": l'appello di 15 operatori socio sanitari a Cotticelli

Gli oss aspettano da quasi sette mesi l’autorizzazione da parte della struttura commissariale per le assunzioni. Dovrebbero prestare servizio negli ospedali di Locri Polistena, Oppido Mamertina e Melito Porto Salvo

Cresce la tensione tra i 15 operatori socio sanitari che attendono di prestare servizio presso gli Ospedali di Locri Polistena, Oppido Mamertina e Melito Porto Salvo, gestiti dall’Asp di Reggio Calabria. Considerato che il silenzio impera sovrano, i lavoratori hanno deciso di rivolgere un accorato appello al commissario straordinario Saverio Cotticelli. 

"Sono quasi sette mesi che aspettiamo l’autorizzazione da parte della struttura commissariale per queste assunzioni - si legge in una nota - indette dall’Asp di Reggio Calabria, con telegramma del 12/8/2019, di disponibilità e assunzione a tempo indeterminato con decorrenza 6/9/2019, attingendo da una graduatoria attiva dell’Ospedale Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria".

"Abbiamo appreso - continuano gli operatori socio sanitari che è stata pubblicata una determina da parte dell’Asp reggina in data 18/2/2020 ove si mette in evidenza la disponibilità di due posti del precedente Dca 135; e che sono inserite le nostre disponibilità, effettuate in data 4/9/2019, (posizioni in graduatoria dal 325-326-328-330-331-332-334-335-337- 338-339-340-341-342-344) nel nuovo fabbisogno 2020".

"Ne prendiamo atto e diamo il giusto riconoscimento all’Asp di Reggio Calabria, per il gran lavoro svolto, consegnando il proprio fabbisogno entro i termini da lei stabiliti. Tutti i media hanno parlato della nostra triste storia, del tutto surreale, e le chiediamo, a gran voce, di rendere effettive, nel breve tempo possibile, la nostra presa di servizio". 

"Sottolineiamo che già l’azienda ci aveva assegnato gli Ospedali e i vari reparti dove prestare servizio. Gli appelli per le nostre assunzioni provengono anche dai sindaci di Locri e Polistena, che ci hanno supportato in questa triste storia, mai verificatasi in Italia, anch’essi sottolineano la grave situazione che stanno vivendo i propri ospedali di appartenenza". 

"I calabresi - concludono gli operatori socio sanitari - non possono più aspettare la burocrazia delle carte per curarsi. Ci affidiamo a lei, generale Cotticelli, quale figura istituzionale, affinché possiamo realizzare il nostro sogno tanto atteso".

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