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Giovedì, 25 Aprile 2024
La proposta

Sanità, in commissione approda la proposta Laghi per superare le Asp

Il capo del gruppo consiliare "De Magistris presidente" punta a dare vita ad 11 Aziende sanitarie locali: "Il sistema ha rivelato, in 14 anni, il proprio fallimento sul piano organizzativo, gestionale, patrimoniale, tecnico, finanziario e contabile”

La rimodulazione dell'offerta sanitaria sul territorio, c’è questo al centro di una proposta di legge - la 37/12 studiata dal consigliere regionale Ferdinando Laghi - che domani approderà al vaglio della terza commissione del consiglio regionale: quella che si occupa di sanità.

Il fulcro di questa proposta, di cui sarà relatore Michele Comito di Forza Italia, è il superamento delle Aziende sanitarie provinciali ed il ritorno alle Aziende sanitarie locali. Il rappresentante della lista “De Magistris presidente” vuole cancellare gli effetti della legge regionale numero 9 del 2007 quando, come si legge nella relazione alla norma per il riordino dell’assetto territoriale delle Aziende del Servizio sanitario regionale della Calabria, “per effetto di un emendamento notturno approvato in Consiglio regionale, sono state accorpate nelle Aziende sanitarie provinciali, rispettivamente, di Cosenza, Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, i cui ambiti territoriali di riferimento coincidono con le attuali circoscrizioni provinciali”. Una modifica normativa che per Ferdinando Laghi “ha rivelato, in 14 anni, il proprio fallimento sul piano organizzativo, gestionale, patrimoniale, tecnico, finanziario e contabile”.

E proprio sull’aspetto finanziario e contabile il capogruppo “De Ma” affonda il colpo: “La gestione dissennata e fiduciaria delle risorse ha creato ingenti disavanzi gestionali, presumibilmente nell’ordine di miliardi di euro, che hanno paralizzato l’erogazione dei livelli minimi assistenziali, hanno creato delle megastrutture organizzative e gestionali che non hanno inciso affatto nell’implementazione di un sistema assistenziale efficace ed efficiente e che si sono rivelate solo strumenti di pura gestione del potere”. Disavanzi che nemmeno il Piano di rientro sarebbe riuscito a risanare.

Quindi, Ferdinando Laghi - nel chiedere il superamento del blocco del turnover attraverso la cancellazione dell’articolo undici del Decreto Calabria e nel dare ai sindaci un ruolo determinante in materia sanitaria - punta alla creazione di undici Aziende sanitarie locali “concepite sulla base dell’omogeneità oro-geografica, diagnostico- terapeutica, epidemiologica, d’integrazione e di coordinamento”.

La norma, poi, prevede l’istituzione di un fondo perequativo regionale, che,” tenuto conto dei costi e dei fabbisogni standard, di cui al Decreto Legislativo numero 68/2011, garantisca pari diritto di accesso alle cure”. Il nuovo disegno del Servizio sanitario regionale sul territorio, infine, prevede un aumento dei costi stimabili per il 2022 in circa 850 mila euro e per gli anni 2023 e 2024 in 1 milione e 125 mila euro.

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