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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, progetti fermi per 140 milioni: Cotticelli pensa a Invitalia e fa infuriare Guccione

Il commissario per il piano di rientro firma una convenzione per rimettere in moto la macchina burocratica e far ripartire i progetti che interessano le strutture dell'Asp e quelle degli ospedali reggini, l'affondo del consigliere regionale del Pd: "Non siamo una colonia"

Schael Cotticelli Oliverio-2Il generale Saverio Cotticelli, nella sua veste di commissario ad acta per il piano di rientro sanitario, ha affidato a Invitalia il compito di portare a compimento gli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie che, da troppo tempo, sono fermi in Calabria. 

Progetti per 140 milioni di euro fermi

Solo per la provincia di Reggio Calabria risultano ancora non portati a compimento venti progetti per il miglioramento delle prestazioni offerte dagli ospedali locali e dall’Azienda sanitaria provinciale. Idee progettuali mai portati a compimento, bloccati da una burocrazia monstre, la cui mancata realizzazione ha arrecato un danno alla richiesta di cure avanzate dai pazienti reggini e alle casse regionali costrette a coprire i costi milionari di un’emigrazione sanitaria storicizzata. per un importo complessivo che supera la soglia dei 140 milioni di euro. Una pioggia di euro che, però, non è mai caduta sulla città dello Stretto.

Idea Invitalia

Adesso, il commissario ad acta vuole dare una spinta a questa programmazione e, con la sottoscrizione di una convenzione ad hoc, ha scelto di affidare ad Invitalia - nelle more del Decreto Calabria che scadrà fra qualche mese - il compito di dare un’accelerata agli iter ancora impantanati.

I dubbi di Guccione

Questa decisione ha trovato la ferma opposizione del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. Il politico cosentino non fa sconti a Cotticelli: “È un’illusione pensare di risolvere i problemi affidandosi a poteri salvifici esterni, ma bisogna essere aiutati a ricostruire con gli strumenti ordinari. Lo stesso merito della Convenzione suscita delle perplessità: Invitalia non ha risorse proprie per svolgere sia funzioni di committenza che di progettazione e viene delegata ad acquisire le professionalità necessarie, come viene espressamente esplicitato nella stessa convenzione”. 

"Non siamo una colonia"

carlo-guccione-2La cosa potrebbe aggiungere costi su costi. Per il consigliere regionale di opposizione: “La Calabria ha la disponibilità di risorse considerevoli in materia di edilizia sanitaria, oltre ad avere trasmesso al governo da ormai circa due anni un nuovo accordo di programma quadro di cui si sollecita l'approvazione da parte del governo Conte. Noi vogliamo essere aiutati ma non accettiamo di essere trattati come una colonia”.

Elenco opere ferme assai lungo

L’elenco delle opere da riattivare è lungo, mancano, però, alcuni progetti strategici come, ad esempio, quello riferito alla costruzione del nuovo ospedale di Gioia Tauro. Scorrendo il foglio allegato alla convenzione fra strutturale commissariale ed Invitalia possiamo fare un piccolo giro della provincia, dalla Locride, alla Piana, passando per l’Area grecanica e quella dello Stretto.

Interventi da Caulonia a Scilla

I tecnici selezionati da Invitalia, infatti, dovranno occuparsi dell’adeguamento dell’ospedale di Locri (progetto preliminare per 14 milioni di euro); del completamento del poliambulatorio di Caulonia (progetto definitivo per oltre 800 mila euro); della casa della salute di Siderno (per un investimento di quasi dieci milioni il cui iter burocratico è fermo alla progettazione preliminare),  della casa della salute di Scilla (oltre 8 milioni ma tutto fermo allo studio di fattibilità) e del recupero funzionale della struttura ex Inam di Reggio Calabria (progettazione preliminare per 1 milione e 150 mila euro).

Riqualificazione ospedali

Alle indicazioni programmatiche, invece, sono fermi i progetti previsti per: la riqualificazione e l’adeguamento normativo del padiglione piastra dell’ospedale di Locri (13 milioni e 500 mila euro); la riqualificazione e l’adeguamento di tutti i padiglioni del nosocomio di Melito Porto Salvo (15 milioni di euro) e per l’adeguamento dell’ospedale di Polistena (9 milioni e 500 mila euro).

Quello che manca al Gom 

Dei venti interventi in allegato ben undici sono riferiti al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, per un importo complessivo che supera i 49 milioni di euro. La fetta più grossa di questa somma: oltre 36 milioni di euro, è destinata al completamento dell’adeguamento sismico dei corpi di fabbrica del presidio ospedaliero “Riuniti” il cui livello di progettazione è fermo ad una indicazione programmatica.

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