Sindaci calabresi da Conte, Falcomatà: "Commissariamento a breve termine e più risorse"
Incontro a palazzo Chigi con il premier e il ministro della sanità, Roberto Speranza, sulla spinosa e preoccupante vicenda della sanità in Calabria
"Massima apertura" del governo alle richieste dei sindaci calabresi arrivati in duecento a Roma per chiedere maggiore attenzione per la regione. Lo afferma il primo cittadino Giuseppe Falcomatà, al termine dell'incontro a palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte e il ministro della sanità Roberto Speranza.
Interpellato dall'agenzia Dire, Falcomatà afferma: "Noi chiedevamo sostanzialmente tre cose: la consapevolezza che il commissariamento dovrà finire a breve, le risorse economiche per poter coprire il buco di bilancio della sanità calabrese e una maggiore concertazione e condivisione con i sindaci di quelle che sono le scelte che riguardano la tutela del diritto alla salute per i calabresi. Su queste tre cose - assicura il sindaco metropolitano - c'è stata massima apertura e condivisione e già all'interno della conversione in legge del decreto Calabria ne avremo contezza".
La scelta del commissario per la sanità
Il commissario per la sanità in Calabria, per Falcomatà dovrà avere "competenza, professionalità, capacità, onestà e passione". Il neocommissario non avrà un incarico pluriennale, assicura il sindaco metropolitano di Reggio Calabria a conclusione dell'incontro a Roma:
"Già avere un orizzonte temporale più breve rispetto a quello che era stato pensato di circa tre anni mi sembra un passo avanti. Abbiamo rimarcato esattamente questo: 11 anni mi sembrano un tempo contingente abbastanza lungo per porre fine al commissariamento".
Adesso va affrontata l'emergenza: "Bisogna occuparsi della salute dei calabresi e quindi la scelta del nuovo commissario dovrà essere condivisa e concertata con i sindaci, questo abbiamo chiesto e su questo c'è stata grandissima condivisione con il governo.
Noi abbiamo disegnato un profilo: una persona di grande competenza, professionalità, capacità e naturalmente onestà. E passione per la Calabria, perchè per lavorare in Calabria bisogna avere, oltre a quelle caratteristiche, anche tanta passione e non guardare l'orologio quando si lavora".