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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Sanremo, Blanco fa discutere e Marziale chiede l'esclusione dal cast del festival

Il garante interviene sul caso del cantante, e parlando con gli studenti delle scuole si scopre un allarmante effetto di ammirazione di quel gesto furioso

Una serata di musica, spettacolo e impegno civile ma oggi parlano tutti di lui, Blanco che ha dato di matto sul palco dell'Ariston facendo scempio della scenografia e dei fiori sanremesi, perché infuriato per un problema di audio durante la sua esibizione come ospite del festival.

Che sia stato tutto vero o una scenetta fake montata a favor di audience, fa riflettere l'approvazione da parte dei giovani: sui social ma soprattutto nelle aule scolastiche oggi i ragazzi erano dalla parte dell'eccentrico artista (per i liceali poco più che loro coetaneo) e tenevano testa ai docenti indignati per quanto accaduto ieri in diretta tv e mondovisione. 

Blanco devasta il palco del festival durante l'esibizione: il video

Il garante Marziale chiederà sanzioni da parte della Rai

Un segnale captato dal garante regionale per l'infanzia e l'adolescente Antonio Marziale, che è anche presidente dell'osservatorio dei minori e tra gli estensori del relativo codice tv. Il garante è infatti intenzionato a chiedere un duro provvedimento nei confronti di Blanco, ovvero l'esclusione dal festival (dove, però, quest'anno non è in gara e ha partecipato solo come guest star, essendo stato vincitore lo scorso anno). Un intervento in questa direzione è già avvenuto: nonostante la bonomia con cui il conduttore ha reagito al comportamento del cantante, si è poi deciso di non consentire la replica dell'esibizione guastata dal ritorno di voce che aveva mandato in bestia il giovane.

marziale antonio garante

Afferma Marziale: "Provvederò a contattare la presidenza Rai, la direzione generale, la direzione di rete e interpellerò anche il Governo affinchè il protagonista della sfuriata venga sanzionato nell’unico modo possibile. La Rai, in virtù di un contratto di servizio promulgato dal Capo dello Stato è tenuta al rispetto delle regole ed a far rispettare le regole". 

Proprio la circostanza della presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (per la prima volta nella storia del festival) nel teatro Ariston suscita l'indignazione del garante: "Non si può accettare che nello stesso luogo in cui è stato eseguito l’inno nazionale alla presenza del Presidente Mattarella, nella sera in cui Roberto Benigni ha decantato le virtù della Costituzione, irrompa la maleducazione, risolta con un sermone paterno dal presentatore, nonché direttore artistico della kermesse, Amadeus. Il Festival è un prodotto culturale della Tv di Stato, tenuta a farci sapere da che parte sta". E aggiunge: "Le famiglie e la scuola domandano aiuto, dobbiamo decidere se bearci per il marketing e gli ascolti che la furia devastatrice alimenta, oppure se mandare un segnale chiaro, preciso, di collaborazione con gli educatori, ma se prevale la prima ipotesi la Rai non è tv di stato perché contravviene alle norme del Contratto di Servizio, per cui gli italiani pagano un canone imposto”. 

"Ha fatto bene", "non ha fatto niente di male", "è stato figo". E' stato questo il tenore dei commenti tra gli studenti delle scuole cittadine, secondo quanto riportato dai loro docenti. Insomma, a loro Blanco è piaciuto e sembra una conferma della riflessione di Antonio Marziale, che ancora dichiara: "Ogni giorno, milioni di genitori e centinaia di migliaia di docenti lottano contro il fenomeno dell’emergenza educativa. Aiutare bambini e adolescenti significa proporre modelli positivi e soprattutto mostrare cosa siano le regole, insegnare che ad ogni azione sbagliata corrisponde una sanzione. Il messaggio partito ieri sera dall’Ariston è devastante – conclude il garante – Abbiamo bisogni di esempi anche per riannodare la fiducia della gente con le istituzioni e se queste si dimostrano molli non sono credibili”.

I commenti dei musicisti calabresi, tra dissenso e riflessione

I colleghi musicisti del Blanco furioso in gran parte si dissociano da quell'exploit. Il cantautore reggino Domenico Barreca è tassativo nel dire che "la musica è ben altro, quello è semmai spettacolo, anzi un tipo di spettacolo che personalmente non mi piace". Secondo Barreca, "gli artisti da sempre esprimono messaggi di rivoluzione, la musica lo ha fatto soprattutto negli anni Settanta con atti eclatanti e anche provocatori, ma quello che ha fatto Blanco non ha nulla di rivoluzionario. E' stata una scena fuori luogo, che va condannata".

Barreca Domenico

Fabio Macagnino, cantautore, musicista e attore, esprime invece una voce fuori dal coro. Il festival ieri non l'ha visto ma la performance di Blanco, virale sul web, sì, e la sua impressione è non sia stato un evento autentico ma organizzato. "Se però fosse stato tutto vero - dichiara - allora sarebbe la cosa più rock mai avvenuta su quel palco. Distruggere i fiori, simbolo del festival, è come attaccare il sistema e allora io giudicherei Blanco davvero coraggioso, oltre che divertente perché mi ha fatto sorridere".

macagnino

L'emulazione di quell'aggressività da parte dei giovani non è un rischio? "Penso sia comprensibile che un ragazzo di 15-16 anni provi simpatia per quel comportamento spiazzante - risponde Macagnino - Oggi gli adolescenti sono sommersi di regole, a scuola gli si chiede di stare seduti e zitti per ore, e questo crea uno stato di repressione che poi sfocia nelle risse giovanili di cui sentiamo spesso. Capita che i ragazzi si incontrino per menarsi, e credo che bisognerebbe ascoltarli, in questo caso un genitore o un docente senza scandalizzarsi dovrebbe capire facendoselo dire da loro perché approvano ciò che ha fatto Blanco". 

Anche il cantautore Rosario Canale condivide l’impressione che "il gesto di Blanco sia stato studiato a regola d’arte". Secondo Kram, "non ho percepito spontaneità in quella reazione, anzi. Sicuramente spaccare qualcosa sul palco, come molte band rock hanno fatto nel corso della storia, ha aiutato moltissimi artisti a far parlare ancora di più di se e ad acquisire un appeal ancor più elevato".

Canale Rosario-2

Conclude l'artista reggino: "Invito le nuove generazioni a comprendere che questi gesti sono solo parte del mondo dello spettacolo e che sono, appunto, destinati a fare spettacolo. Di conseguenza non sono esempi da seguire nella vita reale. Per quanto riguarda Blanco credo che sia artisticamente molto valido e gli auguro il meglio.”

Blanco oggi ha chiesto scusa per il suo comportamento dedicando una poesia al festival e al teatro Ariston. Ma il Codacons ha chiesto che sia chiamato a risarcire i danni. 

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