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Giovedì, 28 Marzo 2024
Nuovi scavi / Centro / Piazza Garibaldi

Piazza Garibaldi, al via dopo Pasqua il cantiere aperto

Effettuato il primo sopralluogo tecnico, gli scavi inizieranno la prossima settimana e c'è l'idea di consentire ai cittadini di visitare il sito ed essere informati dell'avanzamento dei lavori

Partiranno subito dopo le festività pasquali i lavori dell'atteso cantiere di piazza Garibaldi. Gli scavi hanno subito un lungo ritardo rispetto alla data annunciata di avvio, che risale allo scorso autunno, per l'impasse dovuta allo spostamento dell'edicola Pallonetto dalla sua storica posizione, che era situata esattamente nel punto in cui si dovrà operare. Messa a disposizione una nuova struttura dal lato opposto della piazza (non compreso nel cantiere), altri slittamenti dei lavori si sono registrati per questioni burocratiche, finalmente risolte una decina di giorni fa con il trasferimento dell'edicola che adesso ha ripreso la sua attività commerciale. 

Effettuato il sopralluogo tecnico, gli scavi sveleranno interamente il podium

La scorsa settimana sono stati effettuati i primi sopralluoghi tecnici per programmare i lavori, che avranno l'obiettivo di portare alla luce l'antica costruzione già emersa nel 2016 durante il cantiere del parcheggio, interrotto proprio per la scoperta di resti edilizi antichissimi, un podium che ha fatto pensare agli esperti di essere vicini a un ritrovamento archeologico importante e meritevole di tutela. Adesso la struttura su podio sarà interamente svelata e sarà effettuata il primo lotto dei lavori richiesti dalla Soprintendenza, con la prospettiva di proseguirli in futuro con un eventuale successivo stanziamento di risorse da parte del Comune (che pare siano di importo inferiore a quanto preventivato). 

L'operazione potrebbe aprire scenari culturali e turistici importanti per la città, aggiungendo all'ipogeo di piazza Italia un'altra area archeologica fruibile in pieno centro, che per la sua posizione dovrà ovviamente essere integrata con la realtà urbana. Piazza Garibaldi è infatti uno dei cuori pulsanti del centro cittadino, con la stazione di autobus e pullman e quella ferroviaria.

Tutto dipenderà da quello che il sottosuolo rivelerà all'attenzione degli archeologi, secondo i quali non è da escludere che il podium che è possibile vedere sia parte di un grande edificio di culto, di estensione simile a una cittadella e che potrebbe risalire all'età ellenica (come suggeriscono alcuni reperti rinvenuti dagli scavi per il parcheggio). La costruzione non è conclusa, lasciata intatta per millenni sotto i depositi di vari eventi alluvionali dall'età romana in poi. Un'ipotesi più precisa (e tutta la verificare) aveva parlato di un mausoleo collegato a Giulia, figlia dell'imperatore Ottaviano e vissuta in esilio dorato a Reggio, con edifici che potrebbero ramificarsi dalla piazza verso varie zone di Reggio rimandando alle vestigia di una vera e propria città parallela edificata duemila anni fa. In ogni caso è stato già chiarito che gli scavi non supereranno il limite della statua di Garibaldi, senza dunque interessare la parte inferiore della piazza, dove è stato spostato il capolinea dei bus.

Cantiere aperto con possibilità di visite e informazioni per i cittadini 

Una volta portata alla luce la struttura, si porrà il problema di come valorizzarla. Ed è sempre una questione di conti: per il momento il finanziamento disponibile è sufficiente soltanto per lo scavo, mentre una riqualificazione del sito richiederebbe un ulteriore impegno di spesa, soprattutto se l'idea fosse quella di replicare la situazione di piazza Italia con coperture in parte calpestabili. Una soluzione alternativa che già è stata prospettata in diverse occasioni pubbliche dal soprintendente Fabrizio Sudano e a cui si guarda con favore sarebbe quella di lasciare il sito all'aperto, come avviene in molte città d'arte, da Roma a Napoli e Siracusa. Ma si tratta di uno step ancora molto lontano, nel frattempo si scaverà e quello che è già si sa è che il cantiere sarà lasciato al libero accesso della cittadinanza, tanto che la Soprintendenza ha intenzione di organizzare vere e proprie visite guidate per tenere informati "in diretta" i cittadini di quello che verrà fuori dai lavori. 

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