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Le reazioni

Scoppia il caso Lady Inzaghi che divide Reggio tra polemiche e like

La parola ai cittadini e alle associazioni impegnate sul territorio per educare al senso civico

La città, da quando lady Inzaghi Angela Robusti è scesa in strada, con gli studenti reggini, per raccogliere rifiuti e ritrovare il bello, ecco che è divisa in due: da una parte chi approva e loda l'iniziativa e dall'altra chi sostiene che Reggio Calabria non aveva bisogno certo della compagna del mister della Reggina per trovare lo spirito di cittadinanza attiva. In mezzo c'è il silenzio, - secondo Angela Robusti - dell'amministrazione comunale che "non ha neppure ringraziato".

Ma occorre sottolineare a dire il vero che mai il Comune, di nessun colore politico, ha ringraziato o lodato le iniziative delle varie associazioni o dei cittadini che si sono presi cura di aiuole della città o di luoghi. Sono tante infatti le associazioni, i comitati di quartiere e i cittadini che hanno adottato un'aiuola o spesso fanno iniziative di raccolta rifiuti come Plastic free o anche i tanti della Scalinata monumentale di via Giudecca.  Cittadini e volontari che adesso non accettano l'immagine che si vuole dare di Reggio come città dove vige, solo, l'incuria e non vi è alcun senso civico. 

Così ecco che i tanto amati social da Facebook ad Instagram accolgono lo sfogo o le lodi dei reggini per lady Inzaghi. ReggioToday ha voluto raccogliere queste voci per cogliere lo stato d'animo di una città che spesso si sente "il brutto anatroccolo". (nel video sono inserite le Instagram Stories​ pubblicate dalla signora Angela Robusti sul proprio profilo social).

“Ringrazio lady Inzaghi per aver fatto una bellissima iniziativa, - dice Massimo Muscianese, commerciante e tifosissimo della Reggina - riuscendo a coinvolgere tantissimi ragazzi delle scuole superiori.  È riuscita a creare un bel progetto e ha lanciato un messaggio per far capire come si fa la raccolta differenziata".

Anche Pasquale Sorgonà, commerciante, afferma: "È stata fatta una cosa straordinaria, Angela Robusti poteva stare a casa sua, a godersi la vista del mare e dello Stretto e invece è scesa in strada. Ha lanciato un'idea di sensibilizzazione per quanto riguarda la bellezza della nostra città. Lei non ha aspettato l'amministrazione comunale e bisogna farle solo un applauso".

“Bene comune vuol dire coltivare una visione lungimirante, vuol dire investire su futuro, vuol dire preoccuparsi della comunità dei cittadini”. Prendiamo in prestito le parole del professore Salvatore Settis per entrare nel dibattito  - afferma Maria Neto, presidente dell'Ada Odv - che si è scatenato sui social e sugli organi di stampa sull’iniziativa organizzata da Angela Robusti che, affiancata da centinaia di studenti, ha reso più godibile il nostro stupendo affaccio sul mare.

Lo facciamo per dire senza remore che l’Ada Odv di Reggio Calabria esprime apprezzamento per l’iniziativa della signora Robusti. Nella convinzione che simili iniziative siano esempio per stimolare una emulazione virtuosa per i giovani della città ed iniziative replicabili per valorizzarne l’impegno sociale. Anzi, l’associazione per i diritti degli anziani reggina, appartenente alla consulta cittadina delle associazioni, si dichiara pronta a prendere parte attivamente ad ogni altra iniziativa che Angela Robusti intenda mettere in campo per il bene comune della città di Reggio Calabria".

Dunque, se sono tanti i pareri favorevoli ecco che, proprio da chi giornalmente si impegna per il bello in città arriva una sottolineatura. Il professore Emilio Attinà, delegato al Verde e al decoro di Ateneo reggino, sul suo profilo Fb scrive: "Vorrei sottolineare ed evidenziare il lavoro che l'Università Mediterranea ha profuso e spende per la riqualificazione e manutenzione di aree degradate o abbandonate. Una per tutte le aiuole spartitraffico sulle bretelle dell'Annunziata che vengono curate dall'Università e che i cittadini utilizzano per "pascolo" dei cani che puntualmente lasciano il ricordo che non pochi problemi d'igiene causano agli operatori, o peggio pensano che le piante messe a dimora possano essere "rubate" per uso proprio. È vero che l'amministrazione è sorda ma è anche vero che i cittadini non amano il bello anzi lo disprezzano!".

Anche Simona Lanzoni, presidente dell'associazione Comunità patrimoniale Scalinata monumentale di via Giudecca, e afferma: "Sono fortemente convinta che il territorio sia la migliore risorsa educativa, quindi sono estremamente d'accordo sul dover inviare i ragazzi sui territori, quindi educare i giovani al rispetto dell'ambiente all'esterno delle infrastrutture educative, per cui ben venga ogni azione di cittadinanza attiva ì, ben venga ogni azione di educazione ambientale sul territorio, ben vengano anche le collaborazioni tra scuole e associazioni, tra scuole e comitati di quartiere, fra scuole e cittadini impegnati da anni in città alla cura dei luoghi e alla tutela dell'ambiente, per cui ritengo importante ed estremamente importante che la stampa possa comunicare sempre qualsiasi attività di cittadinanza e di giornata ecologica che le associazioni svolgono sui territori, dando appuntamento ai cittadini in modo che si diffonda quel senso di cittadinanza che tanto serve in città". 

Via giudecca volontari 01-2

Francy Latella non ci sta e scrive sul gruppo Fb dedicato alla Città Di Reggio Calabria: alla Vs. cortese attenzione: "Non ho mai scritto in questo gruppo. Dopo la diatriba su lady Inzaghi, non so perché, ma sento l'esigenza di esprimere il mio pensiero. So già che pagherò la mia schiettezza ritrovandomi una valanga d'insulti di sopra. Pazienza... Il libero pensiero ha sempre un prezzo da pagare... Soprattutto a Reggio. A me non preoccupa la strumentazione di lady Inzaghi sulle problematiche reggine. È normale che lo faccia. In una città in cui il tutto viene mantenuto al livello del nulla, per poter dare a tutti la possibilità che, con la normalità, si faccia qualcosa...

Di cosa ci stupiamo? Il reggino medio è colui che difficilmente fa con i fatti, ma con la bocca fa tutto. Avesse fatto concretamente non saremmo ridotti così in pasto a ndrangheta, massomafia, colletti bianchi e idiozia deviata. Mi preoccupa profondamente il reggino medio. È arrivato al punto di subire tutto passivamente. Sa e non parla. Sa e si aggrega per poi dire di non sapere o fare. Sa e non reagisce. Il reggino medio che scambia il diritto per il favore. Che vive costantemente alla ricerca di un "pastore" da seguire. Che si muove come un gregge, ma inerme di fronte alle ingiustizie che subisce. Questo mi preoccupa.

Un reggino che pur di avere un mezzo favore non è in grado di tutelare i figli. Un reggino medio a cui pisciano costantemente in testa, gli dicono che è piscio e lui si esalta perché convinto di sentirti privilegiato anche per quel gesto. Quando una città si muove come un gregge e si esalta per poco... c'è un grosso problema culturale di fondo. Vi esaltate per un gesto dimenticando che pagate il triplo delle tasse affinché quel "gesto" venga effettuato dai servizi aziendali e amministrativi". E aggiunge: "Forse questa città dovrebbe aprire più libri e pensare meno a cercare pastori, cricche ed esibizionismo. Una città in cui esiste solo "io io io" e non il bene comune è una città destinata a morire ed essere strumentalizzata da chiunque".

Poi arriva la voce di Chiara Zito, studentessa dell'istituto tecnico Piria, coinvolto nell'iniziativa di lady Inzaghi: "Noi cittadini di Reggio Calabria dovremmo essere i primi a volere che la nostra città possa brillare per quella che è e non dobbiamo sempre criticare e lamentarci per l'operare altri, perché le cose così non cambieranno mai. I ragazzi ci hanno provato e i risultati sono arrivati".

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