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Supplenze da rettificare nella provincia reggina con i docenti già in servizio

La graduatoria non sarà annullata ma corretta e per un centinaio di prof convocati si cambierà a ridosso dal primo giorno di lezione

Mercoledì suonerà la prima campanella per gli studenti reggini ma molti dei loro insegnanti non sanno ancora in quale istituto dovranno iniziare il nuovo anno scolastico. Si tratta della numerosa comunità dei docenti a tempo determinato con incarichi annuali dalle Gps (graduatorie provinciali per le supplenze), che il 5 settembre sono stati attribuiti dall'ufficio provinciali. Adesso però, e a presa di servizio già effettuata, quelle assegnazioni non sono più certe e la graduatoria, inficiata da errori, sarà rettificata in queste ore.

Il problema riguarda l'ambito territoriale di Reggio (pare unico in Calabria), insieme a diverse altre graduatorie italiane che stavolta sono soprattutto al Nord. La notizia del rifacimento degli elenchi reggini (primo turno di convocazioni) circola già da qualche giorno e i docenti aspettavano una comunicazione ufficiale sul sito dell'Atp provinciale. Venerdì scorso per legge sarebbe dovuto essere l'ultimo giorno utile per l'emissione del decreto in cui viene indicata la data della nuova pubblicazione e della definitiva presa di servizio, per consentire ai professori pendolari di organizzarsi.

Ora, a ridosso della vigilia dell'inizio delle lezioni, non c'è più tempo e si è deciso di agire con un rifacimento parziale e la rettifica delle sole posizioni sbagliate (che sono un centinaio). Lucio Ficara, dirigente regionale e provinciale di Flc-Cgil, fa sapere che l'ufficio interverrà solo sulle posizioni errate, cosa che potrebbe determinare qualche annullamento ma senza cancellare e rifare l'intera graduatoria, come si era temuto in questi giorni. Il giornalista e rappresentante sindacale ha inoltre appreso da fonti ministeriali che il problema (non solo quello reggino) è dovuto a errori nell'inserimento manuale dei dati. L'algoritmo "pazzo" del sistema informatizzato, che da due anni è caprio espiatorio di tutte le magagne, stavolta non c’entra e anzi, dice il sindacalista e docente del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, funziona benissimo. “E’ doveroso però – continua Ficara – dare atto agli impiegati dell’ambito reggino di aver lavorato con grande impegno, e anche in queste ore si stanno spendendo per risolvere tutto a tempo di record. Il problema non dipende dagli uffici ma è frutto di una modalità che permette agli aspiranti di creare punteggi fai da te, dove sui titoli inseriti nelle domande non esiste un filtro dell’amministrazione. Il sistema accetta quello che viene dichiarato e gli errori si possono rilevare soltanto dopo, ad elenchi fatti”.

Lucio Ficara cita anche un altro caso emblematico, a Catanzaro, dove nella graduatoria di sostegno sono stati inseriti manualmente in posizione utile i docenti specializzati, scavalcando i riservisti a cui, essendo titolari una precedenza come categorie protette, la legge 68/99 destina un accantonamento di posti che prevale su altri punteggi. Gli aventi diritto hanno già avviato i ricorsi e il risultato lo pagheranno tanti ragazzi con disabilità: in Calabria, soprattutto nelle scuole superiore, rarissimi riescono ad avere lo stesso prof per due anni consecutivi.

Tornando a Reggio, gli insegnanti destinatari di supplenze, preso servizio, erano stati assegnati alle classi ed hanno già iniziato a lavorare in dipartimenti e collegi. Quasi tutti erano titolari di Naspi come disoccupati e il nuovo contratto ha comportato la decadenza del sussidio. Al netto di ritardi e lungaggini burocratiche, per gli interessati dal provvedimento di rettifica il cambio di scuola sarà gestito in continuità tra il contratto annullato e quello nuovo, senza perdere i precedenti giorni di lavoro. Una sicurezza importante non solo per la retribuzione, ma soprattutto guardando al punteggio maturato: i docenti sanno bene quanto anche pochi giorni siano vitali nel calcolo verso la pensione.

Il precedente: anche nel 2021 tutto annullato a poche ore dalla presa di servizio

Era già successo nel 2021, quando migliaia di docenti a tempo determinato in tutta Italia si erano visti annullare l’appuntamento con la presa di servizio a poche ore dalla convocazione. Una situazione meno grave di quella di quest’anno perché i contratti allora non erano ancora partiti, ma lì un disagio aggiuntivo aveva riguardato i docenti non vaccinati: all’epoca vigeva, in alternativa alla vaccinazione (ancora non obbligatoria per la categoria) il dovere di presentare un green pass temporaneo, che i supplenti congelati si erano visti scadere, costretti per la successiva convocazione a fare un nuovo tampone e spendere altri soldi.

Gli errori a tappeto nelle graduatorie sono coincisi, lo scorso anno, con il debutto del sistema ideato dal ministero per l’assegnazione informatizzata delle supplenze da Gae (graduatorie ad esaurimento) e Gps su domanda da Istanze on line, concorrendo pure ad eventuali nomine in ruolo in presenza di posti residui. Questa procedura, come richiede la semplificazione, si sostituisce alla tradizionale partecipazione di persona alle candidature collettive presso le scuole polo. Purtroppo però l'attuale cervellotico sistema di preferenze, opzioni e calcoli comporta molte difficoltà di compilazione da parte dei prof e poi, come si è visto, anche nell’esito di graduatorie e convocazioni.

La notizia che le assegnazioni provinciali da Gsp non saranno annullate in toto è confortante per i prof precari reggini, che però restano in fibrillazione in attesa di un'eventuale imminente rettifica che li riguardi. La legge prevede che ci sia un preavviso di almeno 48 ore (così come per collegi, consigli e riunioni), ma nella prassi questa norma è di rado rispettata, dunque le singole scuole stanno consigliando di controllare militarmente il sito dell’ambito territoriale. In barba al diritto alla disconnessione, ogni momento potrebbe essere quello giusto: lo scorso anno ad esempio la convocazione arrivò di domenica ed era pure sbagliata.

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