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L'iniziativa

Ritornano i premi di studio nel nome di Girolamo Tripodi

A darne notizia la Fondazione. I premi sono indirizzati ad incoraggiare l’impegno dei giovani destinati a divenire la classe dirigente di un territorio che il senatore ha profondamente amato ed al quale ha dedicato l’intera esistenza

Anche quest’anno scolastico, come è già avvenuto negli anni precedenti, la Fondazione Girolamo Tripodi conferma la scelta di promuovere i premi di studio “Girolamo Tripodi”, rivolti agli studenti più meritevoli e bisognosi di alcuni Istituti scolastici di Reggio Calabria e Polistena. In questa terza edizione si è deciso di allargare la platea delle scuole interessate al bando. Sono, infatti, sei le istituzioni scolastiche coinvolte:

Polistena: Istituto tecnico industriale statale Conte Milano, istituto istruzione superiore Giuseppe Renda e liceo statale Giuseppe Rechichi.

Reggio Calabria: istituto comprensivo Radice Alighieri di Catona, istituto istruzione superiore Boccioni Fermi e liceo scientifico Alessandro Volta.

Per ciascuno di questi istituti sarà premiato, con un premio in denaro di 500 (cinquecento) euro, il diplomato più brillante dell’anno scolastico 2021/2022. I premi sono indirizzati ad incoraggiare l’impegno dei giovani destinati a divenire la classe dirigente di un territorio che il senatore Girolamo “Mommo” Tripodi ha profondamente amato ed al quale ha dedicato l’intera sua esistenza.

"Da sindacalista, sindaco di Polistena e  parlamentare - spiega la Fondazione in una nota - ha sempre continuato nelle battaglie per il riscatto e ha dato prova di grande capacità amministrativa, trasformando la città di Polistena da paese rurale a città moderna e progredita, modello di buongoverno ammirata da tutti. 

Sempre schierato accanto agli ultimi, Mommo è stato protagonista di una lunga serie di battaglie al fianco dei “senza voce”, dei braccianti, delle gelsominaie, delle raccoglitrici di olive, ai quali ha conferito dignità e speranza in un avvenire improntato alla libertà e alla giustizia sociale.

Durante la sua militanza ha intuito l’ineludibilità della tutela dell’ambiente e si è strenuamente battuto contro la costruzione della centrale a carbone che negli anni ’80 avrebbe stravolto l’ecosistema della Piana di Gioia Tauro. Lungo tutto l’arco della sua vita, e senza tentennamenti, Girolamo Tripodi ha avversato con coraggio e tenacia le organizzazioni mafiose divenendo un punto di riferimento per quanti hanno coltivato, non solo in Calabria, la cultura della legalità". 

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