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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Studenti al freddo, Nucera rassicura: "La Pascoli sarà rifornita di combustibile"

Nei prossimi giorni il problema sarà risolto anche negli altri istituti. Il plauso del Comitato del genitori della prima A che ieri aveva protestato contro la mancanza di riscaldamento nelle aule

Finalmente una buona notizia per gli studenti della città, costretti, in questi giorni, a dover assistere alle lezioni, imbacuccati con piumini e cappelli per l'assenza dei riscaldamenti nelle aule. L'assessore all'istruzione Anna Nucera, ha fatto sapere che tra lunedì e martedì "saranno sistemati i riscaldamenti al Pascoli e Galileo Galilei e nei prossimi giorni sarà fatto lo stesso anche per gli altri istituti scolastici. E' stato già stato fatto l'ordinativo alla ditta che ha accettato l'incarico, avendo il Comune, già pagato il pregresso".

Il Comitato dei genitori della I A della scuola primaria Giovanni Pascoli, che ieri aveva protestato, decidendo di ritirare i propri figli dall’istituto scolastico appena mezz’ora dopo l’inizio delle lezioni, ha espresso soddisfazione "per le rassicurazioni fornite dall’assessore comunale all’Istruzione Anna Nucera e la sua dichiarazione ufficiale secondo cui la scuola verrà rifornita di combustibile, per prima tra i plessi ancora privi di riscaldamento, entro il prossimo lunedì 20 gennaio". 

"L’iniziativa si era resa necessaria, - spiega il Comitato in una nota - oltre che per tutelare la salute dei bimbi, anche per inviare un messaggio chiaro a chi, nel caldo del proprio ufficio, trincerandosi dietro definizioni e procedure burocratiche sia pur legalmente ineccepibili, ha indubbiamente trascurato di occuparsi dell’emergenza riscaldamenti e dunque della cura dei nostri figli  come avrebbe invece dovuto secondo basilari principi di responsabilità, buon senso e umanità.

Ci rammarichiamo di essere stati costretti a compiere questo gesto che, oltre ad aver comunque leso il diritto allo studio dei nostri figli, ha creato problemi di riorganizzazione familiare e qualche disagio nelle nostre vite professionali e lavorative ma siamo felici che la nostra indignazione, prontamente ripresa dai media, che ancora una volta ringraziamo per il loro interessamento e la loro sensibilità, sia stata determinante per quello che sembra essere la risoluzione del problema". 

I rappresentanti del Comitato, Giorgio Nordo (portavoce), Abdelali Benaroub, Leonardo Eleda Jr., Teresa Galati, Tatiana Griazeva, Gracia Loreto, Anna Malara, Sebastiano Malara, Francesco Nicolazzo, Antonella Strati e Paola Vazzana ribadiscono "a scanso di malevole interpretazioni, che la nostra azione non può essere in alcun modo ricondotta a precedenti polemiche riguardanti l’istituto Galileo Galilei apparsi sui giornali nei giorni scorsi nè tantomeno a eventuali speculazioni politiche che, nel nostro caso, lasciano il tempo che trovano. Il nostro unico interesse è ed è sempre stato quello di garantire gli imprescindibili e costituzionali diritti allo studio e alla salute dei nostri figli. Per questo e solo per questo ci battiamo e siamo pronti a scendere nuovamente in campo ogniqualvolta ce ne sarà bisogno".

"Senza alcuna polemica - aggiunge la nota - ma solo al fine di ristabilire la verità e tenerla lontana da qualunque fantasiosa quanto arbitraria riformulazione, teniamo a precisare che ieri, solo attorno alle 10 del mattino, ossia circa un’ora e mezza dopo che il Comitato genitori I A aveva messo in atto la protesta ritirando i nostri figli da scuola e i media erano già stati informati, la dirigente dell’istituto comprensivo Galileo Galilei - Giovanni Pascoli, Emilia Occhiuto, provvedeva a far

pubblicare sul sito della scuola un avviso ai genitori nel quale dichiarava che solo entro il prossimo mercoledì 22 (ossia dopo altri 5 giorni) ed in caso di 'insolvenza del Comune' si sarebbe 'riservata di prendere in considerazione la necessità di procedere alla sospensione del servizio pubblico all’istruzione' ossia di ordinare la chiusura della scuola. 

Un annuncio dai toni ancora una volta burocratici che, soprattutto, smentisce quanto detto in pubblico dalla stessa dirigente nella riunione con i rappresentanti dei genitori tenutasi solo la sera prima e nella quale aveva assicurato che in caso di mancata erogazione del combustibile avrebbe provveduto alla chiusura della scuola già il prossimo lunedì, una inerzia inaccettabile, un continuo rinvio di date, un inconsistente flusso di annunci su annunci (la riserva di prendere in considerazione la necessità di procedere… ecc. ecc.) ai quali ci sembra non abbia fatto seguito alcun atto risolutivo del problema mentre, giorno dopo giorno, i nostri figli erano costretti a restare al freddo anche 5 ore, tant’è che alcuni si sono anche ammalati".

Il Comitato dei genitori è grato "all’assessore Anna Nucera che, seppur tardivamente, avendo preso piena coscienza della gravità della situazione e dando prova di sensibilità e responsabilità amministrativa, è intervenuta affermando che 'da lunedì ripartirà la fornitura di gpl presso i rimanenti istituti comprensivi della città non ancora serviti' e soprattutto che 'per primi ad esser riforniti, saranno gli istituti comprensivi Galilei - Pascoli e De Gasperi'. 

Nel frattempo, anche nella giornata odierna, molti genitori a causa della temperatura bassa, "si sono trovati costretti a tenere i propri figli a casa per non fargli correre ulteriori rischi.

Confidiamo, però, che già lunedì, come promesso, i riscaldamenti delle aule della scuola elementare Giovanni Pascoli verranno riattivati e i nostri bambini potranno finalmente fare rientro a scuola per riprendere a studiare come è normale che sia, fermo restando che qualora ciò non avvenisse siamo pronti a riprendere la protesta con rinnovato vigore sfruttando tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.

Il problema dei riscaldamenti sembra dunque avviarsi verso la soluzione ma siamo altresì consapevoli che le difficoltà che quotidianamente vivono gli alunni e i docenti di questa sorta di 'periferia dell’impero' che sembra essere il plesso Giovanni Pascoli sono numerosi e atavici e, a onor del vero, non abbiamo notato, per così dire, un grande attivismo per la loro risoluzione.

Per questo motivo, il nostro Comitato, nato per fronteggiare l’emergenza di questa specifica circostanza, continuerà comunque a vigilare, a segnalare, a comunicare pubblicamente, in buona sostanza a combattere con vigore in difesa dei diritti dei nostri piccoli cittadini".

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