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La simulazione

Terremoto 6.0, la salvaguardia dei beni culturali: scenari al MArRC e in Cattedrale

Anche il ministero della Cultura partecipa all’esercitazione "Sisma dello Stretto 2022" che si svolgerà nella mattinata di sabato 5 novembre. Lo rende noto il Segretariato regionale del MiC per la Calabria

Il ministero della Cultura partecipa al "Sisma dello Stretto 2022", l’esercitazione nazionale sui rischi sismici e sul maremoto che si svolge in Calabria e Sicilia da venerdì 4 al 6 novembre. 

Reggio Calabria sarà protagonista dell’esercitazione che ha l’obiettivo di testare la risposta operativa del Servizio nazionale della protezione civile a un evento sismico in un’area a elevata pericolosità e sono numerose le componenti e le strutture operative che partecipano al test.

L’evento storico di riferimento per lo scenario esercitativo è il terremoto che il 16 gennaio 1975, con epicentro nell’entroterra di Reggio Calabria, ha colpito l’area dello Stretto. Per rendere maggiormente significativa la risposta in termini di gestione dell’emergenza, nella simulazione è stata incrementata la magnitudo dell’evento (da ML=4.7 a ML= 6), capace di provocare anche frane ed eventi di maremoto.

Sono 37 i Comuni interessati dell'area metropolitana di Reggio Calabria e 13 quelli della costa siciliana, che potrebbero subire danni a seguito dell'evento. 

L'esercitazione generale che avrà inizio venerdì 4 novembre, giorno in cui si verificherà l'evento sismico e in cui si attiveranno i centri di coordinamento locale e nazionale, prevede attività che si svolgeranno in contemporanea su entrambe le sponde dello Stretto: assistenza alla popolazione, soccorso tecnico, gestione dei servizi essenziali e salvaguardia dei beni culturali.

In questo contesto si inserisce la fase di messa in sicurezza e salvaguardia dei beni culturali organizzata dal ministero della Cultura che con il Segretariato regionale del MiC per la Calabria attiverà l'unità di crisi di coordinamento regionale per la Calabria.

Gli scenari in Cattedrale e al MArRC: ecco cosa accadrà

"Gli scenari previsti nella città di Reggio Calabria per tutta la mattinata di sabato 5 novembre - spiega in una nota il Segretariato regionale del MiC - sono il Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria e la Cattedrale in cui interverranno quattro squadre formate da funzionari del ministero della cultura: architetti, restauratori, archeologi, storici dell'arte e archivisti, da funzionari dei vigili del fuoco, del Nucleo tutela dei carabinieri di Cosenza e da volontari di associazioni di protezione civile".

Le squadre, si recheranno intorno alle ore 10, all'interno della Basilica e del Museo e si occuperanno del recupero e della messa in sicurezza di riproduzioni di diverse tipologie di opere d'arte. Per ogni riproduzione recuperata saranno effettuate le delicate operazioni di imballaggio e di schedatura.

"Le attività compiute in questa fase - conclude il Segretariato regionale - saranno documentate attraverso rilievi fotografici e compilazione di schede per la salvaguardia dei beni mobili contenenti l’elenco di tutti i beni recuperati, l’indicazione dell’immobile di originaria collocazione e quella del luogo di ricovero. I dati contenuti nelle schede implementano i sistemi informativi gestiti dal ministero della cultura. Al termine di queste operazioni le riproduzioni verranno trasportate presso un deposito per beni culturali mobili recuperati a seguito di eventi calamitosi. L'esercitazione è la parte finale di un lungo percorso di condivisione di obiettivi e di intenti del programma nazionale di soccorso per il rischio sisimico".

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