L'Agedo Reggio Calabria esprime piena solidarietà alla cofondatrice Bova
L'associazione con la presidente Giuffrè si schiera al fianco di Luciana Bova che la vede parte offesa in un processo per diffamazione aggravata nei confronti di uno dei membri della comunità Pace
L'Agedo Reggio Calabria con il suo presidente Mirella Giuffrè, (nella foto), esprime piena solidarietà a Luciana Bova per il processo contro Massimo Ripepi che avrà inizio giovedì 7 gennaio.
"Era il 21 luglio del 2015 a qualche settimana di distanza dal Reggio Pride 2015, quando la Collettiva AutonoMIA, in conferenza stampa presso la Pinacoteca comunale annunciava la nascita di Agedo Reggio Calabria (Associazione genitori, parenti, amic* di persone LGBT+), portando a termine, quindi, l’impegno preso in occasione di un incontro pubblico sul tema del coming out e dei rapporti tra genitori e figli durante il primo Calabria Pride 2014.
Fortemente voluto dalle donne della Collettiva e unico in tutta la Calabria, Agedo RC nasce per occupare un vuoto in merito ai problemi relativi alle famiglie delle persone LGBT+ come sostegno nel percorso di
accettazione personale, ridefinizione degli equilibri familiari e lotta comune per i diritti".
E’ quindi naturale, - scrive l'Agedo - per noi tutte schierarci a fianco di Luciana, cofondatrice del nostro gruppo e compagna di tante lotte portate avanti nel nome dei diritti di tutte e tutti, sostenendola in questa “battaglia” legale che la vede parte offesa in un processo per diffamazione aggravata nei confronti di uno dei membri della comunità Pace, afferente al consigliere comunale e papà (così viene definito dai suoi adepti) Massimo Ripepi e dell’Istituto per la Famiglia G. Perri, per fatti avvenuti circa sei anni fa dopo un convegno, organizzato dalla Collettiva Autonomia sulla mozione in favore della famiglia naturale, che lo stesso consigliere aveva presentato. Una “battaglia” legale che ci vede tutte moralmente e politicamente coinvolte. Luciana Bova, noi ci siamo!"
