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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bianco

"Il suo sorriso e i sogni infranti sull’asfalto": il ricordo dell'associazione Basta vittime sulla strada Statale 106

Il duro monito dopo gli ultimi due incidenti mortali sulla famigerata e triste "strada della morte" poi l'affondo contro il governo e la classe politica dirigente calabrese

Una tragedia e un dolore che non conosce confini. Dopo gli ultimi due incidenti mortali, di un fine settimana, rigato dalle lacrime e dal sangue, arriva l'ennesima e dura denuncia dell'associazione 'Basta vittime sulla strada Statale 106'.

"Alessandro Luppino, di 15 anni, è la terza vittima sulla strada Statale 106 in Calabria nel mese di gennaio 2020 fino ad oggi. Prima di lui hanno perso la vita Thomas Costanzo di 19 anni a Borgia, Catanzaro, e Salvatore Mario Orlando di 54 anni a Bova Marina.

L’ennesima strage che avviene sulla famigerata e tristemente nota 'strada della morte' in Calabria: una mulattiera rimasta più o meno agli anni ’20, incapace di gestire gli attuali volumi di traffico,  nonostante i mezzi di trasporto ed il mondo intero è andato avanti ad una velocità incredibile e continua a correre sempre più forte verso il futuro".

"Alessandro, giovane bruciato dallo Stato, nei tanti messaggi pervenuti all’Associazione, viene dipinto come un ragazzo molto più adulto della sua età per educazione, modi e tanto altro. Ancora una volta la Calabria perde uno dei suoi figli migliori. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile in una intero territorio, quello grecanico reggino, dilaniato dal dolore in questo inizio d’anno".

Eppure scrive l'associazione 'Basta vittime sulla strada Statale 106': "sarebbe bastato poco: che lo Stato assassino, che da sempre uccide i migliori figli di Calabria sulla S.S.106 aprisse gli occhi per ascoltare i cittadini che chiedono sicurezza! Che chiedono l’ammodernamento della “mulattiera” che negli anni diventa sempre più pericolosa, che riuscisse quanto meno a realizzare con fondi ordinari e straordinari quei piccoli interventi di messa in sicurezza capaci di rendere più sicura una strada che tutto è, tranne che sicura".

Sarebbe bastato nell’immediato e con urgenza "decidere di installare tutor ed autovelox dove sono necessari e non nei comuni in dissesto o pre-dissesto per fare cassa e per insegnare ai cittadini quanto lo Stato, in Calabria, oltre ad essere assassino è anche ingiusto perché bravo solo a prendere, senza mai dare nulla".

Per queste ragioni l’Associazione 'Basta vittime sulla strada Statale 106' nell’evidenziare l’ennesima tragedia sull’asfalto della strada più pericolosa d’Italia "intende denunciare le responsabilità di quanti restano ancora indifferenti di fronte alla più grande strage di Stato della storia della Repubblica Italiana.

L’ennesimo tragico incidente sulla S.S.106 ci spinge a richiedere l’intervento immediato del governo italiano che non può più rimanere inerme ma deve dare ai calabresi delle risposte serie e concrete ripristinando il diritto alla mobilità che, sulla S.S.106 jonica calabrese, è violentato, tradito ed inesistente anche per merito di quei parlamentari che hanno letteralmente fermato ogni processo di ammodernamento e di intervento di messa in sicurezza della S.S.106 in Calabria e che non riescono a rappresentare gli interessi dei cittadini".

L'Associazione non risparmia neanche la classe politica dirigente calabrese ad ogni livello, alla quale esterna "il nostro più vivo disprezzo per la incapacità di fronteggiare un problema gravissimo ed ormai improcrastinabile ed, insieme, la nostra condanna ferma per aver voluto da sempre occultare un problema che emerge ogni giorno nella sua drammaticità".

Ed infine "con il cuore pieno di dolore ricordiamo Alessandro Luppino, il suo sorriso, la sua voglia di vivere, i suoi sogni infranti sull’asfalto della strada Statale 106" e il cordoglio e la vicinanza alla famiglia del ragazzo, ai parenti e agli amici.
 

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