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Cronaca

Statale 106 e rilancio della Jonica, Falcomatà a confronto con il viceministro Morelli

Il primo cittadino metropolitano a Locri insieme ai sindaci dell’area per fare il punto sulle politiche di sviluppo del territorio

Le strategie di sviluppo che interessano da vicino l’area del versante Jonico reggino, con particolare attenzione al tema del rilancio della Statale 106, sono stati al centro dell’incontro tra il viceministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli e il sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, affiancato dai primi cittadini dell’area Jonica.

"Abbiamo ribadito ancora una volta – ha evidenziato il sindaco a margine dell'incontro – che fare rientrare la Statale 106 nella pianificazione delle priorità del governo è di fondamentale importanza per il nostro territorio. La Città metropolitana di Reggio Calabria su questo, come su altri temi strategici, ha assunto un impegno molto preciso nei confronti del territorio, ovvero fare in modo che tutte le politiche di sviluppo facciano registrare una nostra partecipazione attiva e un autentico coinvolgimento nelle scelte che si intendono adottare, specialmente per un settore così importante come le infrastrutture. E non solo con riferimento ai tempi dell'esecuzione dell'opera, ma anche su come questa viene pensata".

La Città metropolitana ha la competenza sulla pianificazione strategica del territorio, ha poi ricordato Falcomatà, "e dobbiamo dunque essere nelle condizioni di poterci assumere delle responsabilità anche rispetto al futuro di questa importantissima arteria. Ma per fare ciò è necessario che i sindaci siano sempre coinvolti nei processi decisionali, poiché sono loro il primo “front office” di tutte le problematiche esistenti sul territorio, oltre che profondi conoscitori delle stesse.

Come sindaci del territorio, inoltre, abbiamo da subito posto al governo la grave anomalia della quota del 37% di risorse destinate al Mezzogiorno nel quadro del Recovery Fund, perché come tutti gli studi e gli osservatori economici con in testa lo Svimez affermano, affinché tali fondi rappresentino un elemento aggiuntivo tale da consentire al Sud di colmare la distanza dal resto del Paese, servono stanziamenti pari almeno al 60%. Quindi occorre come prima cosa intendersi sulle regole del gioco – rimarca Falcomatà – e credo sia profondamente sbagliato anche il criterio che qualcuno ha avanzato secondo cui bisogna intervenire laddove si sono verificati maggiori danni economici, perché è del tutto evidente che questi hanno interessato in larga parte quelle aree in cui il tessuto produttivo era ampiamente più forte, già prima della pandemia".

Rispetto al cruciale momento storico che stiamo vivendo, ha infine sottolineato il sindaco metropolitano, "è opportuno mettere al centro il senso di responsabilità istituzionale, ma soprattutto l'identità territoriale, lasciando da parte divisioni e appartenenze politiche e partitiche. Mai come in questa fase abbiamo bisogno di partecipazione, idee e protagonismo da parte di tutti. E così vogliamo affrontare le sfide, immani, della ripartenza post Covid".

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