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La parodia

Satira dello Statale Jonico sulla bidella pendolare, ma tanti pensano sia realtà

Il blog lancia la storia di una lavoratrice che viaggia da Reggio a Crotone e nei commenti si confonde con tante vicende incredibili ma vere

La storia della collaboratrice scolastica che fa la pendolare tra Napoli e Milano per evitare gli insostenibili costi degli affitti nel capoluogo lombardo aveva fatto grande scalpore, ma poi sono emersi tanti punti poco chiari che hanno "sgonfiato" lo scoop. Invece lo Statale Jonico, popolarissimo blog satirico calabrese, non si è lasciato sfuggire l'occasione di reintepretare la vicenda adattandola come sempre al nostro territorio, con il risultato che la sua notizia sembra decisamente più credibile di quella (forse) reale della bidella napoletana. 

Il post dello Statale esordisce in modo assolutamente plausibile, spiegando che quella storia "sta facendo discutere molto, specialmente la grande comunità di fuorisede meridionali, e in un effetto domino, sta facendo venire fuori altre storie". E continua raccontando di un'altra collaboratrice scolastica calabrese: “Vivo a Reggio, ma lavoro a Crotone. Parto ogni mattina alle 4 da casa e arrivo a scuola il giorno dopo“.

Statale Jonico post fb pendolare

La riflessione dello Statale Jonico va oltre la parodia: "Altro che 4 ore per fare Napoli-Milano, due città distanti 800 chilometri. Nel profondo sud, nello stesso tempo, si collegano due città della stessa regione, luoghi che distano poco più di 200 chilometri".

Con una conclusione semiseria: "Insomma, mentre tutti sorridiamo per la storia – abbastanza inverosimile – della bidella campana, dovremmo pensare che nello stesso tempo, noi calabresi, percorriamo un quarto della distanza e… non siamo neppure sicuri di arrivare a destinazione".

Si tratta ovviamente di una delle surreali invenzioni del blog, ma non tutti tra i seguaci della pagina sembrano esserne convinti. Anzi, molti commentatori credono sia una storia vera, tanto da esprimersi sdegnati persino sull'immagine del post, che ritrae la foto di repertorio di treno e binari vetusti, analizzato al microscopio da chi ritiene che sia quello su cui ogni giorno viaggia la fantomatica bidella nostrana.

In un effetto di suggestioni incrociate con il battage sulla pendolare napoletana che occupa da due giorni quotidiani e social, altri avvalorano la storia dello Statale spiegando che sicuramente è vera. ma quella Reggio è la città emiliana, ed ecco il motivo della lunga percorrenza. E invece no, il post parla chiaramente di due province della stessa regione, ovvero Reggio Calabria e Crotone. Ed è proprio per questo che a molti viene il dubbio che sia un fatto vero. Con un'unica perplessità: "Che bello quindi esiste anche la tratta Reggio Calabria - Crotone? Non lo sapevo..."

Le centinaia di commenti del post portano a testimonianza le loro esperienze, che non sono affatto humour. Narrando di routine quotidiane non meno travagliate di quella della bidella napoletana. A qualcuno ritorna alla memoria un insegnante del passato, che viaggiava ogni giorno proprio tra Reggio e Crotone in condizioni di estremo disagio. E il tempo ha cambiato ben poco.

"C'è poco da scherzare purtroppo - si legge in un commento - Negli anni '90, e prima dei telefonini, avevo tolto l'abitudine di dire a casa quando partivo da Reggio per arrivare a Catanzaro Lido: non poche volte ci ho messo dodici ore! Quando si rompeva la motrice, e il treno si fermava nel nulla... Un incubo! Però così scoprii che al bar della stazione di Gioiosa Ionica facevano un caffè shakerato che era la fine del mondo". 

E ancora: "Ne so qualcosa… Qualche anno fa ho dovuto prendere casa a Crotone perché l’unica possibilità di fare avanti e indietro in giornata da Gioia Tauro era di fare 4 ore di macchina. Col treno o altri mezzi non ci sarei mai arrivata! Ma anche fare un solo viaggio di andata era impensabile! Nel corso degli anni vedo che le cose non sono per niente migliorate". 

"Io - scrive una donna che probabilmente è una dipendente della scuola - dopo tanti anni ho ottenuto il trasferimento dal nord nella mia regione, ma per tornare a casa impiego sei ore tra passaggi di colleghe, autobus e treno".

Qualcuno, nello stesso spirito dello Statale Jonico, prova a scherzarci su: "Propongo una gara equa: Reggio Calabria-Taranto lungo la ferrovia jonica. Roma-New York in aereo. si accettano scommesse"

A risolvere ogni guaio, ironizzano in tanti, sarà il Ponte, deus ex machina di tutti i problemi della mobilità calabrese. Nel frattempo, da queste parti si trova sempre il lato positivo, che nel caso delle nostre ferrovie è "godere di panorami meravigliosi senza fretta".

Tra serio e faceto, nessuno si occuperà di fact checking sulla bidella dello Statale Jonico. Che se fosse reale e uscisse allo scoperto non ci stupirebbe poi così tanto. 

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